Serena Bortone contro la Rai: presunta censura su Antonio Scurati a 'Chesarà...' - Le reazioni politiche e la risposta della Rai - Occhioche.it
Introduzione:
Serena Bortone, conduttrice di “Chesarà…“, programma in onda su Rai3, ha recentemente sollevato un polverone mediatico denunciando una censura operata ai danni dello scrittore e giornalista Antonio Scurati. La partecipazione di quest’ultimo, prevista per la puntata del 20 aprile, è stata annullata all’ultimo minuto, scatenando le ire della conduttrice e le reazioni dei partiti di opposizione. In questo articolo, analizzeremo le dichiarazioni di Serena Bortone, le reazioni politiche e la posizione della Rai in merito alla vicenda.
1. La denuncia di Serena Bortone e la vicenda Scurati
1.1 La scoperta della cancellazione del contratto
Serena Bortone ha espresso il proprio sgomento su Instagram, rivelando di aver scoperto “per puro caso” che il contratto di Antonio Scurati era stato annullato. La conduttrice avrebbe dovuto ospitare lo scrittore per un monologo sul 25 aprile, ma la sua partecipazione è stata improvvisamente stoppata.
1.2 La ricerca di spiegazioni
Serena Bortone ha dichiarato di non essere riuscita ad ottenere spiegazioni plausibili sulla cancellazione del contratto di Scurati, e si è sentita in dovere di informare sia lo scrittore che i telespettatori del suo programma sulla vicenda.
2. Le reazioni politiche: censura e violazione dell’autonomia editoriale
2.1 La presa di posizione del **Partito Democratico
Francesco Verducci, senatore del PD e componente della commissione di Vigilanza sulla Rai, ha definito la cancellazione del monologo di Scurati un “caso gravissimo di censura” e una “violazione dell’autonomia editoriale” del programma. Verducci ha chiesto l’intervento della presidente della Rai per chiarire la vicenda.
2.2 Il *Movimento 5 Stelle e la richiesta di interrogazione*
Dolores Bevilacqua e Luca Pirondini, componenti del M5S in commissione di Vigilanza Rai, hanno annunciato la presentazione di un’interrogazione affinché la Rai risponda sul caso. due esponenti politici si sono chiesti se la cancellazione del monologo di Scurati sia legata al fatto che l’autore avrebbe dovuto parlare di cultura e antifascismo.
2.3 **Carlo Calenda e l’attacco alla premier Giorgia Meloni
Carlo Calenda, leader di Azione, ha criticato aspramente la premier Giorgia Meloni, definendo la cancellazione del monologo di Scurati “inaccettabile e indegno”. Calenda ha chiesto scuse e il ripristino immediato del monologo cancellato, ricordando che la Rai appartiene a tutti i cittadini e non al governo.
2.4 *Sandro Ruotolo e l’appello agli antifascisti*
Sandro Ruotolo, responsabile Informazione nella segreteria del PD, ha definito la decisione di cancellare il monologo di Scurati una “censura insopportabile”. Ruotolo ha chiesto ai vertici aziendali di fornire immediatamente spiegazioni e ha invitato tutti gli antifascisti a far sentire la loro voce.
3. La risposta della *Rai: una questione economica e contrattuale*
Il direttore dell’approfondimento Rai, Antonio Corsini, ha smentito qualsiasi forma di censura, affermando che la decisione di annullare la partecipazione di Scurati è legata a questioni economiche e contrattuali. Corsini ha spiegato che sono in corso accertamenti per chiarire alcune cifre più elevate di quelle previste e aspetti promozionali legati al rapporto tra lo scrittore e altri editori concorrenti. La Rai, quindi, nega qualsiasi censura e assicura che la possibilità per Scurati di partecipare alla trasmissione non è mai stata messa in discussione.
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