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Settembre: il rientro al lavoro e a scuola può generare ansia e stress, ecco come affrontarlo

L’arrivo di settembre segna un cambiamento fondamentale per molti: gli adulti tornano al lavoro e i bambini si preparano per il nuovo anno scolastico. Questo passaggio, dopo mesi di relax e spensieratezza, può comportare un notevole incremento dello stress e dell’ansia. Attraverso l’analisi dei principali fattori che influenzano il benessere emotivo, mentale e fisico, è possibile scoprire come rendere più agevole questo processo di adattamento.

Le sfide del rientro: un nuovo inizio

Il ritorno alla routine e i suoi effetti psicologici

Riprendere la routine quotidiana dopo l’estate rappresenta per molti una sfida non indifferente. Secondo uno studio del 2023, pubblicato nell’International Journal of Environmental Research and Public Health, tre determinanti principali influenzano la felicità: salute, speranza e armonia. Trovare un equilibrio tra vita personale e lavoro, oltre a mantenere relazioni sociali positive, diventa essenziale. Adelia Lucattini, psichiatra e psicoanalista Ordinario della Società Psicoanalitica Italiana, evidenzia che il rientro a scuola o al lavoro può intensificare le difficoltà esistenti, portando a stress e ansia.

Ad esempio, molti adolescenti trascorrono le estati a studiare per test d’ingresso universitari, anziché godersi un meritato riposo. Questa assenza di pausa non solo annulla il recupero delle energie, ma può anche far lievitare il rischio di burnout. L’impatto di questo fenomeno è palpabile non solo tra gli studenti ma anche tra gli adulti, che spesso approfittano dell’estate per migliorarsi professionalmente o per affrontare prove impegnative, senza concedersi reali momenti di relax.

Il sovraccarico delle responsabilità

Lucattini inoltre sottolinea le conseguenze di questo sovraccarico di impegni, soprattutto per coloro che lavorano in professioni sanitarie o come insegnanti, dove il desiderio di miglioramento si scontra con l’inevitabile logorio fisico e mentale. Essere costantemente impegnati senza pause permette di raggiungere certi obiettivi, ma espone a rischi significativi, come l’esaurimento nervoso. È fondamentale quindi prendere consapevolezza della propria condizione, ponendo attenzione a una corretta gestione delle proprie energie. Prevedere pause giornaliere e momenti di stacco mensili si rivela cruciale per un rientro equilibrato e sereno alla routine.

Strategie per affrontare lo stress da rientro

Creare un ambiente rassicurante e pianificato

Riconoscere le paure e i segnali di stress è fondamentale, specialmente per genitori, educatori e insegnanti. Nel periodo di rientro, è importante instaurare un dialogo aperto con i bambini e i ragazzi, creando un’atmosfera rassicurante. Ritualizzare i momenti di transizione, come il ritorno a casa dopo la scuola, può aiutare a mantenere stabilità e sicurezza. Per i più piccoli, routine quotidiane possono rivelarsi efficaci, mentre per gli adolescenti, tecniche di rilassamento come esercizi di respirazione potrebbero risultare utili.

L’esperta suggerisce di iniziare a cambiare le abitudini estive almeno due settimane prima dell’inizio delle lezioni. Ripristinare il ritmo sonno-veglia può favorire una graduale transizione: tornare a orari di sonno regolari è essenziale per la salute mentale e fisica. Gli adulti, in particolare, possono personalizzare la propria esperienza di rientro programmando giorni di decompressione.

Gestire il tempo e l’attenzione

Un altro aspetto da considerare è la limitazione del tempo trascorso davanti a schermi e dispositivi elettronici. Stabilire delle routine alimentari che riequilibri i pasti può prevenire quei cali di zuccheri che influenzano negativamente la concentrazione e l’apprendimento. Allo stesso modo, investire tempo e attenzione nella scelta del materiale scolastico è un modo per coinvolgere i bambini e rendere il rientro più emozionante e meno stressante.

Da non sottovalutare sono anche le relazioni sociali, fondamentali per una ripresa completa. Per i genitori, organizzare incontri tra bambini può facilitare il processo di riadattamento: socializzare è un elemento che nutre la gioia di vivere e riduce ansie.

La ripresa delle relazioni e il supporto reciproco

L’importanza del supporto sociale

Come evidenziato da Lucattini, le relazioni sociali devono essere alimentate regolarmente per mantenere il benessere collettivo. Per gli adulti, organizzare incontri e uscite con amici diventa un modo efficace per alleviare lo stress accumulato. Del resto, non è necessario un impegno quotidiano: bastano semplici momenti conviviali settimanali per mantenere vivo il legame sociale.

Per gli studenti che affrontano impegni accresciuti, pianificare momenti di pausa diventa vitale. Insegnare ai ragazzi a gestire il proprio tempo e le proprie responsabilità, prestando attenzione anche al relax, può evitare il sovraccarico e ridurre il rischio di esaurimento.

Chiedere aiuto se necessario

Se il rientro si rivela più complesso del previsto, non è un segno di debolezza chiedere supporto specializzato. Consultare professionisti quando si affrontano ansie particolarmente difficili o quando i genitori faticano a gestire le paure dei propri figli è un passo importante. Questa scelta non solo aiuta a chiarire eventuali problemi, ma favorisce anche una ripresa più serena e costruttiva.

Prepararsi al rientro, affrontando passo dopo passo l’eventuale ansia rispetto a un nuovo inizio può cambiare radicalmente l’approccio alla routine. Essere pronti non è solo una questione di organizzazione, ma uno stato mentale che può apportare grandi benefici sia per adulti che per bambini, contribuendo così a vivere al meglio il ritorno a scuola e al lavoro.

Luisa Pizzardi

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