Sgombero senza dimora a viale Pretoria: novità sull’accoglienza a Roma

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Sgombero senza dimora a viale Pretoria: novità sull'accoglienza a Roma - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 25 Settembre 2024 by Giordana Bellante

L’emergenza sociale a Roma continua a preoccupare, in particolare per quanto riguarda la situazione delle persone senza dimora. Recenti sviluppi hanno mostrato che, ad oggi, nessuna delle persone sgomberate lungo viale Pretoriano e nelle aree limitrofe è stata ancora integrata nel sistema di accoglienza della Capitale. Tuttavia, sono stati compiuti progressi significativi, con dieci individui ospitati in un immobile del II municipio. Questo articolo analizza le ultime notizie sull’accoglienza e le misure messe in atto dalla municipalità per affrontare il problema delle persone senza fissa dimora.

Accoglienza temporanea per dieci senza dimora

La questione dell’accoglienza per i senza dimora è diventata prioritaria per l’amministrazione municipale. L’assessore alle politiche sociali del II municipio, Gianluca Bogino, aveva già anticipato che era in corso la ricerca di una soluzione che potesse garantire un’accoglienza dignitosa, sebbene temporanea. A tal proposito, nella serata del lunedì si è registrato un importante passo avanti, con dieci ragazzi di origini africane recuperati dai servizi sociali e ospitati in un immobile di via Aldrovandi, nel quartiere Pinciano. Questo edificio, già utilizzato in passato come centro di accoglienza durante la stagione invernale, è stato reso disponibile per garantire a queste persone un riparo per alcuni giorni.

La funzione dell’immobile di via Aldrovandi

La struttura di via Aldrovandi è stata comunque considerata una soluzione provvisoria. Tuttavia, rappresenta un’opportunità per i servizi sociali comunali, che avranno il tempo necessario per cercare misure di accoglienza più durature e sostenibili. Le autorità municipali, tra cui la minisindaca Francesca Del Bello e l’assessore Bogino, hanno sottolineato l’importanza di questa iniziativa. Mediante un’ordinanza contingibile e urgente, è stata attivata una collaborazione con le organizzazioni di volontariato, come ODV Nonna Roma e Assemblea Gente Solidale, per gestire l’accoglienza. Queste misure rappresentano un passo cruciale nell’affrontare la crisi abitativa e nel garantire dignità a chi vive in condizioni di vulnerabilità.

La situazione generale e il futuro della crisi abitativa

Nonostante l’aiuto offerto a dieci individui, persiste l’incertezza riguardo al destino degli altri senza dimora. Attualmente, altri nove sono stati collocati in via Patini, presso l’ufficio immigrazione della Questura di Roma, ma per molti altri non ci sono notizie e alcuni non si sono più resi reperibili. Le autorità comunali hanno espresso il loro impegno a garantire accoglienza, umanità e solidarietà verso tutte le persone in difficoltà che varcano i confini del II municipio.

Impegno delle autorità e delle organizzazioni locali

Le dichiarazioni della minisindaca Del Bello e dell’assessore Bogino evidenziano un principio fondamentale: ogni persona in stato di necessità deve ricevere supporto e assistenza. La partita dell’emergenza abitativa non è solo una questione burocratica, ma richiede la collaborazione tra l’amministrazione e le organizzazioni sociali della città. Le autorità hanno invitato tutte le realtà attive sul territorio a unirsi in aiuto per individuare soluzioni efficaci e sostenibili per l’accoglienza, riconoscendo il fondamentale ruolo che queste associazioni hanno nel fornire supporto a chi si trova in difficoltà.

La tutela dei diritti delle persone senza dimora e la ricerca di soluzioni stabili rappresentano sfide significative per la città di Roma, ma con l’aiuto reciproco e un approccio integrato, è possibile vedere all’orizzonte un futuro migliore per chi vive ai margini della società.

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