Ultimo aggiornamento il 17 Aprile 2024 by Francesca Monti
Nelle ultime fasi del processo a carico del noto trapper 24enne Shiva, si è aggiunta un’altra accusa, quella di ricettazione dell’arma, alle imputazioni già presenti per tentato omicidio e porto abusivo di arma da fuoco. L’artista, noto anche come Andrea Arrigoni, era stato arrestato lo scorso ottobre a Milano e oggi affronta un’ulteriore contestazione suppletiva da parte della Procura milanese.
Il processo e le nuove accuse
Durante la prima udienza davanti all’ottava sezione penale, è stata presentata la nuova accusa di ricettazione dell’arma. Il procedimento è stato immediatamente rinviato al prossimo 8 maggio per consentire alle parti di preparare le difese. Shiva si difende dalle precedenti accuse di tentato omicidio e porto abusivo di arma da fuoco, sostenendo di aver reagito a un’aggressione armato di pistola davanti alla sua casa discografica a Settimo Milanese.
Le vicende giudiziarie di Shiva
Recentemente il giudice ha concesso i domiciliari al trapper, noto per il suo grande seguito sui social media, su richiesta dei suoi avvocati. Tuttavia, il processo a Shiva è stato successivamente avviato con rito immediato, su richiesta del pm Daniela Bartolucci. La difesa sostiene che il giovane non abbia fatto altro che difendersi da un’aggressione violenta da parte di due lottatori di arti marziali vicini al trapper Rondo Da Sosa, anche lui coinvolto in precedenti incidenti giudiziari.
Nuove indagini e misure cautelari
Oltre alle accuse a Milano, Shiva è anche indagato dalla Procura di Ascoli Piceno insieme ad altri cinque giovani per una rissa avvenuta a San Benedetto del Tronto il 30 agosto scorso. Recentemente il giudice di Ascoli ha ridotto le misure cautelari nei confronti del trapper, sostituendo i domiciliari con l’obbligo di dimora. Le vicende giudiziarie di Shiva continuano a tenere banco nei media, mentre il dibattimento sulle accuse a suo carico prosegue il suo corso nelle aule di tribunale.