Siena celebra la tradizione con il Drappellone di Riccardo Guasco per il Palio del 16 agosto

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Siena celebra la tradizione con il Drappellone di Riccardo Guasco per il Palio del 16 agosto - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 10 Agosto 2024 by Luisa Pizzardi

L’arte e la tradizione senese si uniscono in un evento annuale di grande rilievo, quale è il Palio di Siena. Quest’anno, il Drappellone, la bandiera simbolo della gara in onore della Madonna Assunta, ha preso forma grazie all’estro di Riccardo Guasco. L’opera è stata svelata nel suggestivo Cortile del Podestà e ha ricevuto un’accoglienza calorosa da parte della comunità locale e dei turisti. Ale Giorgini, illustratore e designer, ha presentato l’opera, anticipando la carica emotiva e culturale che il Palio porta con sé ogni anno.

Il Drappellone: un’opera d’arte vibrante

Un’interpretazione cromatica e cubista

Il Drappellone realizzato da Guasco spicca per i suoi contrasti cromatici, un omaggio ai colori della terra senese. I toni del giallo e dell’ocra, tipici del tufo, si mescolano con l’azzurro del cielo e i molteplici colori dei palazzi e delle bandiere che dominano la scena durante il Palio. L’opera si distingue per la sua ispirazione cubista, che trasforma la rappresentazione tradizionale in un complesso universo visivo di forme e colori, creando un’esperienza che va oltre il semplice riconoscimento iconografico.

Il lavoro dell’artista non si limita a una rappresentazione statica, ma cerca di evocare la vivacità del Palio, in un dialogo continuo tra sacro e profano. La torre civica del Palazzo Comunale, i cavalli che scalpitano e la particolare forma semicircolare di Piazza del Campo, vengono tutti rielaborati per trasmettere l’essenza di questa storica manifestazione. L’opera non è solo un tributo alla Madonna Assunta, ma anche alla comunità e all’identità collettiva dei senesi.

I simboli e i protagonisti del Palio

Oltre agli elementi architettonici e ai cavalli, il Drappellone celebra anche il gioco dei bambini, introducendo i barberi, le sfere colorate che rappresentano le varie Contrade. Questi elementi ludici richiamano alla mente l’energia giovanile e il legame che i più piccoli hanno con la storicità del Palio. L’opera si fa portavoce dei valori di condivisione e socialità, tipici della festività, dove la tradizione si intreccia con la creatività.

La visione di Guasco riesce a catturare l’anima del Palio, trasformandolo in un evento inclusivo e pieno di significato, e permette agli spettatori di immergersi in un mondo in cui ogni dettaglio racconta una storia e ogni colore suscita un’emozione. La capacità di unire in modo armonioso passato e presente, tradizione e innovazione, rende questo Drappellone un’opera destinata a rimanere nel cuore della città.

L’importanza della tradizione: le parole del sindaco

Un messaggio di continuità e rispetto

Durante la presentazione del Drappellone, il sindaco Nicoletta Fabio ha sottolineato l’importanza di mantenere viva la tradizione del Palio, ovvero un’eredità culturale indispensabile per Siena. “Il gioco resti centrale sempre,” ha dichiarato il primo cittadino, evidenziando come la manifestazione rappresenti non solo una celebrazione ma anche un’opportunità di riflessione su ciò che significa essere parte di una comunità.

La sindaca ha rimarcato l’importanza di rispettare i ruoli di ciascun partecipante, sottolineando che, sebbene la festa debba evolversi, è fondamentale avere punti di riferimento stabiliti e autorevolezza. L’obiettivo è garantire che la tradizione possa continuare ad esistere senza compromettere i valori fondanti, per preservare l’unicità di un evento che ha radici profonde nella storia cittadina.

La portata del messaggio del sindaco evidenzia una visione di lungimiranza e responsabilità civica, invitando ogni membro della comunità a contribuire secondo le proprie capacità e competenze, per poter tramandare alle future generazioni qualcosa di inestimabile. Le parole di Fabio risuonano come una chiamata all’unità, invitando tutti a mantenere viva l’essenza del Palio senza dimenticare il proprio ruolo nella conservazione di tale patrimonio culturale.

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