Ultimo aggiornamento il 14 Febbraio 2024 by Redazione
Sindaci calabresi si oppongono al progetto di autonomia differenziata
Decine di sindaci calabresi si sono riuniti a Catanzaro per esprimere il loro dissenso nei confronti del progetto di autonomia differenziata proposto dal Ddl Calderoli. Il sit-in si è svolto davanti alla sede della prefettura e ha visto la partecipazione di rappresentanti politici, sindacali e dell’associazionismo. Una delegazione di primi cittadini, guidata dal sindaco di Catanzaro Nicola Fiorita, ha consegnato un documento al prefetto Enrico Ricci, redatto da Anci Calabria.
Secondo il documento, l’autonomia differenziata non può essere accettata finché non vengono garantiti in modo uniforme su tutto il territorio nazionale i livelli essenziali di prestazioni. Questi livelli, che devono essere finanziati in base ai fabbisogni standard anziché alla spesa storica, sono fondamentali per assicurare i diritti sociali e civili a tutti i cittadini.
Il sindaco Fiorita ha sottolineato l’importanza di finanziare chi è in ritardo nello sviluppo e di mettere a disposizione le risorse necessarie per garantire i diritti fondamentali a tutti i cittadini. Ha inoltre evidenziato che il Sud, man mano che comprenderà le implicazioni dell’autonomia differenziata, farà sentire la propria voce. “È molto importante che lo faccia la Chiesa, molto importante che lo facciano i sindaci e l’Anci e tutta la comunità, perché qui è in gioco il nostro futuro”, ha dichiarato il sindaco di Catanzaro.
Lotta per i diritti sociali e civili
I sindaci calabresi hanno espresso la loro determinazione nel vigilare affinché i diritti sociali e civili siano garantiti a tutti i cittadini e affinché non sia possibile stipulare accordi senza il finanziamento completo dei livelli essenziali delle prestazioni, come previsto dall’articolo 116 della Costituzione.
Secondo il sindaco Fiorita, il criterio della spesa storica favorisce coloro che già offrono servizi di alta qualità, penalizzando chi è indietro. Egli ha sottolineato che ciò che conta non è se i livelli essenziali di prestazioni vengano finanziati o meno, ma che venga riconosciuto il principio fondamentale di finanziare chi è in ritardo nello sviluppo e di garantire a tutti i cittadini i diritti fondamentali.
Il futuro del Sud in gioco
Il sindaco di Catanzaro ha evidenziato l’importanza che la Chiesa, i sindaci, Anci e l’intera comunità si facciano sentire nella lotta per l’autonomia differenziata. Secondo lui, è fondamentale che il Sud si faccia sentire e che si comprenda appieno cosa si cela dietro un termine neutro come l’autonomia differenziata.
La manifestazione dei sindaci calabresi rappresenta un’opposizione significativa al progetto di autonomia differenziata e sottolinea l’importanza di garantire i diritti sociali e civili a tutti i cittadini, indipendentemente dalla loro posizione geografica. La lotta per un futuro equo e sostenibile per il Sud continua.