Ultimo aggiornamento il 21 Aprile 2024 by Luisa Pizzardi
Introduzione:
Il 17 gennaio 2018, la tranquilla cittadina di Sinnai, in provincia di Cagliari, è stata scossa da una strage che ha lasciato un’unica persona sopravvissuta: Luigi Pinna. Dopo due anni, l’indagine sulla strage è ancora in corso, ma l’avvocato Alessandra Maria Delrio, difensore delle parti civili Pinna e Fadda Daniela, ha smentito le voci secondo cui Pinna sarebbe indagato per calunnia.
La strage di Sinnai: cosa è successo
Il 17 gennaio 2018, quattro persone sono state uccise a colpi di arma da fuoco all’interno di un’abitazione a Sinnai. Le vittime erano tutte membri della stessa famiglia: il proprietario dell’abitazione, sua moglie, il figlio e la nuora. ‘unico sopravvissuto è stato Luigi Pinna, che in quel momento si trovava in un’altra stanza della casa.
Le indagini hanno portato all’arresto di Beniamino Zuncheddu, accusato di essere l’autore materiale della strage. Tuttavia, durante il processo, Zuncheddu ha sostenuto di essere innocente, accusando a sua volta Pinna di essere il vero responsabile della strage.
‘avvocato Delrio smentisce l’indagine per calunnia
In una nota, l’avvocato Alessandra Maria Delrio ha smentito le voci secondo cui Luigi Pinna sarebbe indagato per calunnia. “Pinna, ad oggi, non è stato raggiunto da alcun avviso di garanzia”, ha dichiarato l’avvocato. “Tale informazione appare perciò tesa esclusivamente a sminuire le motivazioni della sentenza e la figura delle parti civili da me assistite”.
Delrio ha anche sottolineato che le parti civili restano le vittime di una strage che ancora oggi non ha colpevoli. “Il Pinna e la Fadda si sono rimessi alla decisione della Corte ed oggi non possono che condividerne le motivazioni”, ha dichiarato l’avvocato.
Infine, Delrio ha precisato che mentire ad un giudice in udienza non integrerebbe il reato di calunnia, ma quello di falsa testimonianza. “Chiaro è dunque che il riferimento ad un’indagine è unicamente rivolta a screditare l’operato della Corte e a danneggiare la figura di coloro che resteranno le vittime di un reato efferato ed impunito”, ha concluso l’avvocato.
“‘indagine sulla strage di Sinnai: cosa sappiamo finora”
La strage di Sinnai ha scioccato l’opinione pubblica italiana e ha portato all’avvio di un’indagine per fare luce sulla vicenda. Ecco cosa sappiamo finora:
“‘opinione pubblica e la strage di Sinnai”
La strage di Sinnai ha suscitato una grande attenzione da parte dell’opinione pubblica italiana. Molti hanno espresso la loro solidarietà alle vittime e ai loro familiari, chiedendo giustizia e verità sulla vicenda.
Tuttavia, alcune voci hanno sollevato dubbi sulla figura di Luigi Pinna, l’unico sopravvissuto della strage. In particolare, dopo l’arresto di Beniamino Zuncheddu, alcuni hanno ipotizzato che Pinna possa essere coinvolto nella vicenda.
‘avvocato Alessandra Maria Delrio ha smentito queste voci, sottolineando che Pinna non è indagato per calunnia e che le parti civili restano le vittime di una strage che ancora oggi non ha colpevoli.
La speranza è che le indagini possano fare luce sulla vicenda e portare finalmente giustizia alle vittime e ai loro familiari, mettendo fine alle speculazioni e alle illazioni che circolano sull’opinione pubblica.
“La strage di Sinnai: la speranza di giustizia per le vittime”
La strage di Sinnai resta ancora oggi un caso aperto, con molte domande ancora senza risposta. Tuttavia, la speranza è che le indagini possano fare luce sulla vicenda e portare finalmente giustizia alle vittime e ai loro familiari.
‘avvocato Alessandra Maria Delrio, difensore delle parti civili Pinna e Fadda Daniela, ha sottolineato che le vittime restano tuttora senza giustizia. “Il Pinna e la Fadda si sono rimessi alla decisione della Corte ed oggi non possono che condividerne le motivazioni”, ha dichiarato l’avvocato.
La strage di Sinnai ha colpito duramente la comunità locale, ma anche l’opinione pubblica italiana. Molti hanno espresso la loro solidarietà alle vittime e ai loro familiari, chiedendo giustizia e verità sulla vicenda.
La speranza è che le indagini possano fare luce sulla vicenda e portare finalmente giustizia alle vittime, mettendo fine alle speculazioni e alle illazioni che circolano sull’opinione pubblica. La strage di Sinnai resta una ferita aperta per la comunità locale e per l’intero Paese, ma la speranza è che la giustizia possa fare il suo corso e portare finalmente pace alle vittime e ai loro familiari.