Situazione critica a Viale Marconi: rifiuti e degrado spingono i residenti a chiedere interventi urgenti

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Situazione critica a Viale Marconi: rifiuti e degrado spingono i residenti a chiedere interventi urgenti - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 30 Settembre 2024 by Luisa Pizzardi

Nella zona di Viale Marconi a Roma, i residenti si trovano ad affrontare un ambiente sempre più degradato e insicuro. Il continuo aumento di rifiuti, comportamenti inadeguati legati allo sfruttamento sessuale e la presenza di roghi hanno reso questi quartieri difficili da vivere. Di fronte a tali problematiche, il Municipio VIII ha recentemente inviato un appello al sindaco Roberto Gualtieri, sollecitando un’ordinanza d’emergenza per contrastare una situazione che va peggiorando nel tempo.

Degrado e insicurezza: il panorama attuale

La situazione a Viale Marconi è diventata motivo di preoccupazione per molti residenti che, al risveglio, si trovano di fronte a un vero e proprio spettacolo di rifiuti ingombranti e preservativi usati. Questa realtà ha un impatto notevole sulla vivibilità del quartiere, con strade e marciapiedi sporchi che contribuiscono a un senso generale di abbandono. Lungo le carreggiate, la presenza di roghi di rifiuti aggiunge un ulteriore livello di disagio, generando odori sgradevoli e preoccupazioni per la salute pubblica.

Il problema dello sfruttamento sessuale, che si colloca in questo quadro di degrado, ha portato a risse e tensioni nel quartiere, costringendo molti a rifugiarsi in casa durante le ore serali. L’atmosfera di paura ha spinto alcuni residenti a non uscire, soprattutto dopo il tramonto, rendendo difficile la socializzazione e la coesione comunitaria. La situazione è diventata talmente insostenibile che i cittadini si sono organizzati per protestare, sperando di attirare l’attenzione sulle loro difficoltà.

L’appello del Municipio: ordinanza d’emergenza richiesta

In risposta a questo scenario allarmante, il Municipio VIII ha formalizzato una richiesta urgente al sindaco Gualtieri, chiedendo l’emanazione di un’ordinanza “contingibile e urgente” di sei mesi. Questa proposta è stata sostenuta all’unanimità dai gruppi consiliari, tra cui Lista Civica Calenda, Movimento 5 Stelle e Partito Democratico, a evidenziare un’unità di intenti sulle problematiche da affrontare.

Le vie più colpite da queste problematiche comprendono zone centrali come largo Enea Bortolotti, via Efeso, e la stazione della metro B di Marconi. Questa mobilitazione ha evidenziato come, nonostante l’esistenza di un monitoraggio delle forze dell’ordine e tavoli di confronto sull’ordine pubblico, gli interventi attualmente in atto non siano risultati sufficienti a invertire la rotta.

Iniziative supplementari contro lo sfruttamento sessuale

L’appello del Municipio non si limita a richiedere un’ordinanza per combattere il degrado urbano, ma si estende anche alla necessità di impiegare misure più ampia e sistemiche. In particolare, viene proposta una cooperazione tra il Campidoglio e il progetto “Roxanne e Oltre”, un’iniziativa che si propone di combattere il traffico di esseri umani e lo sfruttamento della prostituzione. Questo approccio vuole portare sull’agenda pubblica non solo la sicurezza, ma anche il supporto alle vittime coinvolte in questi circuiti.

In aggiunta all’emanazione di un’ordinanza, i rappresentanti municipali stanno anche premendo per riqualificare l’area attraverso studi di illuminazione, installazione di arredi urbani e maggiore sorveglianza tramite sistemi di videosorveglianza. Queste misure potrebbero contribuire a migliorare il decoro urbano e, di conseguenza, la qualità della vita dei residenti.

Tensioni crescenti e richiesta di azioni rapide

La situazione a Viale Marconi continua a deteriorarsi, e l’urgenza di un intervento diretto è diventata sempre più tangibile. I residenti rivendicano un ruolo attivo delle istituzioni e grandi aspettative su come verranno affrontate le problematiche più acute.

Simonetta Novi, consigliera municipale e sostenitrice di questa causa, ha esposto la preoccupazione condivisa dai cittadini, che vivono una situazione di incubo da oltre vent’anni. La pressione costante e il malcontento crescente hanno portato a iniziative come raccolte di firme, dimostrando la determinazione della comunità di affrontare la questione.

Mentre i residenti attendono risposte concrete e misure tempestive, la speranza è che l’attenzione istituzionale da parte del Municipio e del sindaco Roberto Gualtieri possa finalmente tradursi in azioni efficaci, in grado di migliorare significativamente la sicurezza e la qualità della vita in questa area di Roma.

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