In un’epoca in cui la tecnologia avanza a ritmi vertiginosi, sempre più spesso essa viene impiegata non solo per facilitare la vita quotidiana, ma anche per garantire la sicurezza e la protezione delle persone. È il caso del nuovo progetto pilota presentato recentemente presso la Procura di Roma, nel quadro di un protocollo d’intesa siglato dal procuratore capo Francesco Lo Voi e dal generale Marco Pecci, a capo del Comando Provinciale Carabinieri di Roma.
‘Attivazione Manuale e Automatica del Dispositivo e la Sua Connessione Diretta con la Centrale Operativa dei Carabinieri
Lo smartwatch in questione, ribattezzato “Smartwatch SOS”, è un dispositivo di sicurezza all’avanguardia, progettato per essere indossato dalle vittime di atti persecutori o di violenza di genere. Grazie alla sua tecnologia innovativa, lo Smartwatch SOS può essere attivato direttamente dalla vittima che si senta in pericolo, ma anche in modo automatico nel caso in cui venga rilevata un’aggressione.
La caratteristica che rende questo dispositivo particolarmente efficace e rivoluzionario nella lotta contro la violenza di genere è la sua connessione diretta con la centrale operativa del Comando Provinciale Carabinieri di Roma. Ciò significa che, nel momento in cui lo smartwatch viene attivato, siano esso manualmente o automaticamente, la segnalazione di soccorso viene immediatamente trasmessa ai Carabinieri, che possono intervenire tempestivamente per proteggere la vittima e fermare l’aggressore.
Il fatto che lo Smartwatch SOS sia un dispositivo indossabile e dalle dimensioni contenute, lo rende anche particolarmente discreto e facile da portare sempre con sé. Ciò è un aspetto fondamentale, poiché spesso le vittime di violenza di genere si trovano a vivere in situazioni di costante pericolo e di isolamento, in cui è difficile chiedere aiuto o trovare un momento di sicurezza per farlo.
‘Importanza di una Collaborazione Istituzionale e di una Cultura della Prevenzione e del Supporto alle Vittime
Il progetto pilota che prevede l’utilizzo dello Smartwatch SOS è stato avviato recentemente a Roma, e nella sua prima fase, il dispositivo sarà consegnato ai casi più delicati e urgenti. Successivamente, con l’entrata a regime del progetto, si prevede di estendere la diffusione dello Smartwatch SOS a un numero maggiore di vittime, in modo da garantire una protezione sempre più ampia ed efficace.
La diffusione dello Smartwatch SOS si inserisce in un quadro più ampio di iniziative e di politiche finalizzate a contrastare la violenza di genere, a tutelare le vittime e a promuovere una cultura della prevenzione e del rispetto. È fondamentale, infatti, che le istituzioni collaborino tra loro e con le associazioni e i movimenti che si occupano di questi temi, in modo da creare una rete di sostegno e di protezione sempre più solida ed estesa.
In questo senso, il protocollo d’intesa siglato dal procuratore capo Francesco Lo Voi e dal generale Marco Pecci rappresenta un importante passo avanti nella direzione di una maggiore collaborazione istituzionale e di una più efficace lotta contro la violenza di genere. La presentazione dello Smartwatch SOS presso la Procura di Roma, inoltre, è un segnale forte dell’impegno e della determinazione di queste istituzioni nel contrastare questo fenomeno e nel supportare le vittime.
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