Soccorso in mare: operazione complessa per il catamarano ‘Benghity’ a 42 miglia da Fiumicino

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Soccorso in mare: operazione complessa per il catamarano 'Benghity' a 42 miglia da Fiumicino - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 13 Settembre 2024 by Redazione

Un intervento di salvataggio è stato messo in atto la scorsa notte a oltre 40 miglia dalla costa di Fiumicino, riguardante un catamarano a vela in difficoltà a causa di condizioni meteorologiche avverse. Con un mare molto mosso e onde alte oltre 4 metri, la situazione ha richiesto un coordinamento efficace tra le diverse autorità di salvataggio, in particolare tra la Capitaneria di Porto di Roma-Fiumicino e quella di Civitavecchia. A bordo del catamarano ‘Benghity‘ si trovavano tre persone, tra cui il conduttore di origine sudafricana e due cittadini inglesi, che hanno avuto bisogno di assistenza immediata.

La segnalazione di emergenza

Le prime comunicazioni

Poco dopo la mezzanotte, la Sala operativa della Capitaneria di Roma-Fiumicino ha ricevuto un’importante segnalazione dal Centro regionale di soccorso marittimo di Civitavecchia. La comunicazione indicava che il catamarano ‘Benghity‘, a causa delle avverse condizioni del mare, non era più in grado di proseguire la navigazione. La situazione di emergenza ha prontamente attivato il protocollo di soccorso marittimo, dato il grave rischio affrontato dall’imbarcazione in mare aperto.

La situazione critica

A 42 miglia da Fiumicino, corrispondenti a quasi 70 chilometri, il catamarano stava affrontando forti venti provenienti da ponente, aumentando significativamente la pericolosità della situazione. Con onde che superavano i 4 metri, l’equipaggio del ‘Benghity‘ si trovava in difficoltà. Le onde alte e le condizioni meteorologiche sfavorevoli avrebbero potuto portare a un disastro in assenza di un intervento tempestivo.

L’azione di soccorso coordinata

L’attivazione dei mezzi di soccorso

Ricevuta la segnalazione, la Capitaneria ha immediatamente mobilitato le unità di soccorso disponibili per assistere l’imbarcazione in difficoltà. La nave container MSC Luisa, lunga 300 metri e in transito nelle vicinanze, è stata dirottata verso il ‘Benghity‘ per fornire supporto e protezione dalle onde. Questo passaggio critico è stato fondamentale per garantire un avvicinamento sicuro dell’imbarcazione di salvataggio.

L’intervento della motovedetta

Successivamente, il monitoraggio dell’operazione è continuato presso le Sale operative della Capitaneria di Civitavecchia e Roma. In un momento cruciale, alle prime ore del mattino, la motovedetta classe 800 della Capitaneria di Roma ha sfidato le onde per prendere ‘in consegna’ il catamarano. Quest’azione audace ha dimostrato l’impegno e la professionalità delle forze di soccorso. Dopo aver stabilito un contatto con l’equipaggio del ‘Benghity‘, la motovedetta ha diretto l’imbarcazione verso la costa, in direzione del vecchio faro di Fiumicino.

Il rifugio del catamarano e controlli successivi

L’approdo e il rifugio

Finalmente, il ‘Benghity‘ è stato portato in salvo presso una spiaggia vicino all’ex porto della Concordia, dove ha trovato riparo in attesa di essere rimorchiato. La tempestività dell’intervento ha garantito che l’equipaggio, seppur provato dall’esperienza, potesse sbarcare in sicurezza, segnando la conclusione positiva di un’operazione che avrebbe potuto avere esiti tragici.

Verifiche post-salvataggio

Dopo il rientro a terra, la Capitaneria ha avviato le procedure per l’analisi delle cause del guasto che ha portato all’emergenza. Sono stati avviati accertamenti secondo il codice della navigazione per garantire la sicurezza in mare e prevenire incidenti futuri. Tali verifiche sono essenziali non solo per stabilire la dinamica degli eventi ma anche per garantire che simili situazioni possano essere affrontate con maggiore preparazione in futuro.

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