Sonda spaziale Hera: Leonardo's photovoltaic panels ready for flight - avvisatore.it
I pannelli fotovoltaici di Leonardo, azienda italiana del settore aerospaziale, sono stati testati con successo e sono pronti per essere utilizzati nella missione Hera dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa). Hera è una missione di difesa planetaria che si dirigerà verso un asteroide binario chiamato Didymos. I pannelli solari, progettati e realizzati da Leonardo a Nerviano (Milano), saranno responsabili di fornire energia alla sonda durante il suo viaggio nello spazio. La struttura e i meccanismi che muovono i pannelli sono stati sviluppati da Beyond Gravity. La sonda Hera sarà dotata di due ali con tre pannelli solari ciascuna, per un totale di circa 14 metri quadrati e oltre 1.600 celle fotovoltaiche.
Secondo Leonardo, i pannelli solari sono stati progettati per funzionare a temperature estreme, comprese tra -100°C e +140°C, e continueranno a erogare energia anche quando saranno molto lontani dal Sole, ricevendo solo il 17% della luce solare rispetto a un satellite in orbita terrestre. Durante le fasi in cui la sonda sarà più distante, i pannelli solari genereranno circa 800 W, sufficienti per alimentare un piccolo forno a microonde. Hera è la terza missione dell’Esa che richiede pannelli solari in grado di operare in condizioni di scarsa illuminazione e a una grande distanza dal Sole, dopo Rosetta e Juice.
Prima di essere considerati pronti per il lancio, i pannelli solari di Hera hanno dovuto superare una serie di test rigorosi. I test includono il termovuoto, che verifica la resistenza delle celle e delle altre componenti alle temperature estreme e al vuoto spaziale. Successivamente, i pannelli sono sottoposti a forti vibrazioni e carichi acustici per simulare le sollecitazioni del lancio. Vengono eseguiti anche test di illuminazione solare simulata per verificare che i pannelli generino la potenza prevista. Infine, viene eseguito il test dell’elettroluminescenza, che evidenzia anche le più piccole imperfezioni delle celle fotovoltaiche.
Durante i test, gli ingegneri e i tecnici controllano attentamente le celle solari per individuare eventuali danni o difetti. In caso di anomalie, le celle possono essere sostituite. I pannelli solari vengono anche sottoposti a test di deployment, per verificare che si aprano e si chiudano correttamente una volta montati sulla sonda. Una volta superati tutti i test, i pannelli vengono smontati e conservati in una cassaforte fino al momento del lancio.
La missione Hera dell’Esa è parte della collaborazione Asteroid Impact and Deflection Assessment (AIDA) e ha l’obiettivo di testare la fattibilità di modificare l’orbita di un asteroide per difendere la Terra da eventuali impatti. Hera si incontrerà con l’asteroide Didymos e la sua luna Dimorphos nel 2026. La missione Dart della NASA ha già colpito con successo Dimorphos nel 2022, dimostrando la possibilità di deviare un asteroide dalla sua traiettoria. Hera condurrà un’indagine ravvicinata del cratere lasciato da Dart e studierà le caratteristiche di Didymos e Dimorphos. Gli asteroidi sono anche considerati fonti di metalli rari.
Nonostante siano stati scoperti migliaia di asteroidi che orbitano “vicino” alla Terra, solo un numero limitato rappresenta una potenziale minaccia di impatto. Le missioni come Dart ed Hera sono cruciali per studiare e comprendere meglio questi corpi celesti e per sviluppare tecniche di difesa planetaria. La missione Hera, con i pannelli solari di Leonardo, contribuirà a consolidare la tecnica di deflessione degli asteroidi e a prepararsi per eventuali minacce future.
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