Sopralluogo mattutino nella riserva naturale di Monte Mario: avvio degli sgomberi pianificati

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Sopralluogo mattutino nella riserva naturale di Monte Mario: avvio degli sgomberi pianificati - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 20 Agosto 2024 by Luisa Pizzardi

Questa mattina si è tenuto un’importante operazione di ricognizione nella RISERVA NATURALE DI MONTE MARIO e nelle aree limitrofe al Parco, la quale si inserisce in un più ampio programma di riqualificazione del territorio. Il sopralluogo ha visto la partecipazione di diverse istituzioni e enti locali, tra cui la segreteria del Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, e vari dipartimenti del Comune. Questa iniziativa si sta rivelando cruciale per restaurare la bellezza del parco e garantire la sicurezza e il benessere dei cittadini romani.

Partecipazione istituzionale e obiettivi dell’intervento

Enti coinvolti e loro ruoli

Il sopralluogo ha visto la presenza di rappresentanti di numerosi enti. L’Amministrazione Comunale era rappresentata dall’assessorato all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei Rifiuti, da cui proviene la pianificazione delle operazioni di riqualificazione. Accanto a loro, vi erano membri dell’Ente Regionale Roma Natura, della Protezione Civile di Roma Capitale, della Polizia Locale, e del Dipartimento Ambiente e Ciclo dei Rifiuti. Anche Ama Roma S.p.A. si è unita all’iniziativa, evidenziando la necessità di una coordinazione intersettoriale per affrontare il tema dell’abusivismo e del degrado ambientale nella zona.

Scopi e finalità dell’intervento

L’obiettivo principale dell’operazione è di avviare le procedure per lo sgombero di insediamenti abusivi, già programmato per domani. Questo sgombero sarà accompagnato da un intervento di riqualificazione, volto a migliorare la situazione ambientale della riserva. Tale strategia si integra con le attività già intraprese dall’Amministrazione, che includono la messa a dimora di circa 200 pini e la riqualificazione delle strutture, come staccionate e aree di sosta nel Belvedere.

Attività di mappatura e identificazione degli insediamenti abusivi

Censimento e monitoraggio della zona

Negli scorsi giorni, è stato effettuato un censimento degli insediamenti abusivi, che ha portato alla mappatura dell’intera area, utilizzando droni per una visione d’insieme e dettagliata. Questo strumento tecnologico ha permesso di individuare le zone con una maggiore presenza di rifiuti, fornendo dati fondamentali per le operazioni di sgombero e bonifica.

Dettagli sugli accampamenti abusivi

Il monitoraggio ha confermato l’esistenza di vari accampamenti abusivi all’interno del parco. Tra questi, tre sono abitati da un numero ridotto di individui, mentre altri due risultano abbandonati, sebbene presentino un’importante presenza di vegetazione e rifiuti. Tra gli occupanti, è emerso un caso singolo di una persona con disabilità, che ha rifiutato la presa in carico da parte dei Servizi Sociali. Questo dato apre importanti considerazioni sulle vulnerabilità sociali all’interno della riserva e sui servizi della comunità.

Pianificazione e attuazione delle operazioni di sgombero

Ruolo della Polizia Locale e di Ama S.p.A.

L’intervento di sgombero sarà gestito dalla Polizia Locale di Roma Capitale, che opererà in stretta collaborazione con Ama S.p.A. Questa sinergia è essenziale non solo per l’eliminazione di baracche e rifiuti, ma anche per garantire la bonifica delle aree coinvolte. È previsto un impegno congiunto fra vari dipartimenti del Comune, tra cui il Dipartimento Politiche Sociali e il Dipartimento Infrastrutture e Lavori Pubblici.

Obiettivi delle operazioni e tempistiche

L’obiettivo primario delle operazioni è la completa rimozione delle masserizie per garantire una messa in sicurezza delle aree interessate. Questo processo non sarà immediato; infatti, è previsto che le operazioni di sgombero si prolungheranno per alcune settimane, durante le quali il coordinamento tra le diverse istituzioni rimarrà fondamentale. Tale azione si allinea con le politiche di riqualificazione ecologica e sociale della città.

La complessità di queste operazioni sottolinea l’importanza di un approccio integrato e coordinato, necessario per affrontare le sfide ambientali e sociali che caratterizzano oggi la RISERVA NATURALE DI MONTE MARIO.

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