“Sopravvivere al cancro tra le macerie: la storia di Shadia, un anno dopo il terremoto in Siria e Turchia”

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"Sopravvivere al cancro tra le macerie: la storia di Shadia, un anno dopo il terremoto in Siria e Turchia" - avvisatore.it

Ultimo aggiornamento il 14 Febbraio 2024 by Redazione

Shadia Abdou: la lotta contro il cancro e il terremoto

Un anno fa, un terremoto ha colpito il Sud della Turchia e il Nord-Ovest della Siria, causando la morte di oltre 55.000 persone. Tra coloro che hanno subito le conseguenze di questa catastrofe c’è Shadia Abdou, una donna siriana di 37 anni che da cinque anni combatte contro il cancro. La sua storia è un esempio di resilienza e determinazione di fronte alle avversità.

La doppia sfida di Shadia: il cancro e il terremoto

Shadia ha scoperto di avere il cancro cinque anni fa, un duro colpo che ha sconvolto la sua vita. Ma quando il terremoto ha colpito, distruggendo gli ospedali e rendendo le medicine sempre più scarse, l’accesso alle cure mediche è diventato un vero e proprio incubo per lei. “Sono rimasta devastata nell’apprendere di avere il cancro”, racconta Shadia. “Quando il terremoto ha colpito, ha distrutto gli ospedali e le medicine sono diventate scarse, rendendo l’accesso alle cure mediche un incubo per me”.

La lotta di Shadia per sopravvivere

Shadia è sposata e ha tre figli. Ha vissuto in Siria fino al 2011, quando è fuggita in Turchia con la sua famiglia. Durante la sua terza gravidanza, ha iniziato a sentirsi debole e strana. Aveva il presentimento di avere il cancro, ma suo marito non voleva crederci. Nonostante tutto, Shadia ha iniziato le cure in ospedale a Kilis, subendo gli effetti collaterali della chemioterapia e affrontando momenti di depressione. Ma poi è arrivato il terremoto, che ha reso tutto ancora più difficile. “Ho preso antidepressivi per resistere”, racconta Shadia. “Ho avuto bisogno di essere trasportata per quasi 4 mesi dopo il terremoto perché non riuscivo a muovermi”.

L’aiuto di Kareemat e ActionAid

Durante il suo percorso di guarigione, Shadia ha incontrato Kareemat, un’associazione di donne siriane rifugiate che fornisce assistenza sociale, educativa e beni di prima necessità. Grazie all’aiuto di Kareemat e dell’organizzazione ActionAid, Shadia ha ricevuto supporto per la salute mentale, cibo, riparo e medicine per bloccare il cancro. “Ho deciso di seguire le lezioni di parrucchiera dentro Kareemat”, racconta Shadia. “Volevo provare a farlo anche in Siria, ma non ci sono riuscita a causa della povertà e perché i miei genitori avevano bisogno del mio aiuto. Ora ho un lavoro. La mia vita non è finita, nonostante il cancro e il terremoto”.

La storia di Shadia è un esempio di coraggio e determinazione di fronte alle avversità. Nonostante le difficoltà incontrate lungo il suo percorso, Shadia ha trovato la forza di lottare per la sua salute e per il suo futuro. La sua storia ci ricorda che, anche di fronte alle sfide più grandi, è possibile trovare la speranza e la resilienza per andare avanti.

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