Ultimo aggiornamento il 27 Maggio 2024 by Giordana Bellante
Il Comune di Trieste ha recentemente sospeso i controlli di velocità effettuati tramite autovelox, una decisione che arriva in risposta a una sentenza della Corte di Cassazione che vieta l’utilizzo di queste apparecchiature in tutto il territorio nazionale, a meno che non siano state omologate. Questa sospensione si applica nonostante le apparecchiature in questione siano state regolarmente approvate dai ministeri competenti. La notizia è stata resa pubblica dal Partito Democratico di Trieste, che ha espresso soddisfazione per la decisione, sottolineando come questa sia in linea con quanto già attuato dal Comune di Muggia.
La decisione del Comune di Trieste
‘assessora comunale alla Polizia locale, Caterina de Gavardo, ha emesso un provvedimento in cui ricorda che il Comando di Polizia Locale è in possesso di due autovelox e due telelaser, tutti regolarmente approvati rispettivamente dai ministeri delle Infrastrutture e Trasporti e dei Lavori Pubblici. Tuttavia, in attesa di una valutazione da parte della Prefettura, alla quale il Comune si è rivolto il 2 maggio scorso per determinare se continuare ad utilizzare le apparecchiature, l’uso di queste ultime è stato sospeso.
Il precedente di Muggia
Nei recenti passati, anche il Comune di Muggia ha sospeso l’impiego di autovelox, mosso dalla medesima motivazione. Questa decisione, che ha preceduto quella di Trieste, potrebbe indicare una tendenza tra i comuni italiani di rivedere l’uso di queste apparecchiature per il controllo della velocità, alla luce della sentenza della Corte di Cassazione.
Implicazioni e prospettive future
La sospensione dei controlli di velocità con autovelox a Trieste e Muggia solleva importanti questioni riguardo la sicurezza stradale e l’applicazione delle leggi sul traffico. Mentre da un lato queste apparecchiature sono state utilizzate per ridurre la velocità e prevenire incidenti, la sentenza della Corte di Cassazione mette in discussione la loro legittimità e omologazione.
In attesa di una risposta dalla Prefettura, i comuni di Trieste e Muggia continuano a rispettare la sentenza della Corte di Cassazione, sospendendo l’uso degli autovelox. Questa situazione potrebbe però cambiare in base alle future decisioni delle autorità competenti.
La questione dell’omologazione degli autovelox non è solo un problema locale, ma potrebbe avere implicazioni a livello nazionale. Se altre città seguiranno l’esempio di Trieste e Muggia, potremmo assistere ad un cambiamento significativo nel modo in cui le violazioni del codice della strada vengono monitorate e sanzionate in Italia.
Gli automobilisti di Trieste e Muggia possono aspettarsi una minore sorveglianza della velocità, ma è importante ricordare che la sicurezza stradale è una responsabilità condivisa da tutti gli utenti della strada. Indipendentemente dalla presenza o meno di autovelox, è fondamentale rispettare i limiti di velocità e le regole del codice della strada per garantire la sicurezza di tutti.
La decisione di Trieste e Muggia di sospendere l’uso degli autovelox potrebbe anche stimolare un dibattito più ampio sulla necessità di standardizzazione e omologazione delle apparecchiature utilizzate per far rispettare il codice della strada. Mentre la sentenza della Corte di Cassazione ha portato all’attuale situazione, potrebbe anche essere l’occasione per rivedere e migliorare le procedure di approvazione e omologazione di queste apparecchiature.