Ultimo aggiornamento il 14 Agosto 2024 by Giordana Bellante
Nel contesto attuale, molte località montane si trovano a fronteggiare una grave crisi economica che minaccia la loro esistenza. L’Unione delle comunità montane, conosciuta con l’acronimo Uncem, lancia un accorato appello ai cittadini e ai turisti affinché scelgano di acquistare nei negozi e bar del territorio. Questa azione può essere decisiva per preservare non solo l’economia locale ma anche l’identità dei paesi che, attualmente, vedono un alto indice di desertificazione commerciale.
La crisi della desertificazione commerciale
Negli ultimi anni, le piccole comunità montane italiane hanno subito un deterioramento significativo. Attualmente, sono circa 200 i paesi che si possono definire “commercialmente desertificati”, con ulteriori 500 a rischio chiusura. Questa situazione è alimentata dalla crescente diffusione della Grande Distribuzione Organizzata e delle piattaforme di e-commerce, che attraggono i consumatori verso acquisti rapidi ma poco collegati al territorio. Il risultato è un impoverimento delle risorse locali e una progressiva scomparsa di negozi, bar e servizi fondamentali per la vita comunitaria.
Secondo l’Uncem, è essenziale intraprendere un’azione concreta che coinvolga non solo le amministrazioni comunali ma anche singoli cittadini. «Acquistare nei negozi e bar del posto non è solo un gesto economico, ma un modo per mantenere viva la comunità», afferma l’organizzazione. Ogni acquisto contribuisce a mantenere in attività attività locali vitali, sostenendo così l’economia e salvaguardando il tessuto sociale di interi paesi.
L’importanza del sostegno alla comunità
Negli ultimi vent’anni, Uncem ha messo in luce l’importanza della relazione tra le comunità locali e i loro negozi e bar. Questi luoghi, oltre a fornire beni e servizi essenziali, sono visti come spazi di aggregazione sociale, simili per importanza alla chiesa e alla farmacia. L’Uncem ricorda che durante ogni visita ai luoghi montani, anche per semplici escursioni, è fondamentale fare una sosta in un negozio o un bar locale per contribuire all’economia del territorio.
Ricordando che la presenza di scuole e punti di riferimento come i bar è cruciale per mantenere vivo il villaggio, l’Uncem ha fatto un parallelo con l’esperienza francese e il programma “1000 cafés“. In Francia, questa iniziativa ha avuto come obiettivo il rilancio dei bar come centri vitali di aggregazione e sviluppo economico nei villaggi. Già da tempo, alcuni sindaci in Italia stanno prendendo iniziative simili, ma è necessaria una maggiore attenzione da parte delle istituzioni locali e nazionali per sostenere questi sforzi.
La risposta delle istituzioni e l’azione collettiva
Nonostante il riconoscimento della crisi in corso, a livello nazionale si è assistito a un certo scetticismo sulla necessità di salvaguardare i bar e i negozi dei piccoli paesi. Durante le passate campagne elettorali, proposte per piani di salvataggio per queste attività hanno sollevato scetticismo, con commenti che minimizzavano l’importanza di tali luoghi nella vita comunitaria. Tuttavia, l’Uncem chiama all’azione collettiva per opporsi a questa narrazione, sottolineando che le comunità montane non devono essere “borghizzate” ma devono preservare le loro identità e peculiarità.
La collaborazione tra cittadini, imprese, e amministrazioni diviene essenziale per uno sviluppo sostenibile delle aree montane. I cittadini sono invitati a sostenere le attività commerciali locali, consapevoli che ogni acquisto contribuisce a mantenere vivo il tessuto sociale. È un invito a promuovere la sinergia tra economia e comunità, un diretto appello a dare valore a ciò che rende unici i nostri paesi.
L’importanza di agire ora è più che mai evidente: la sopravvivenza delle comunità montane dipende dal sostegno reciproco e dai piccoli gesti quotidiani che possono fare la differenza sul lungo periodo.
