Ultimo aggiornamento il 7 Dicembre 2023 by Redazione
Sparatoria all’Università del Nevada a Las Vegas: tre morti e un ferito grave
Nella tragica sparatoria avvenuta all’Università del Nevada a Las Vegas (UNLV), tre persone sono state uccise e un’altra si trova in condizioni critiche. La polizia di Las Vegas ha confermato che anche il tiratore è morto. L’incidente è avvenuto mercoledì mattina intorno alle 11:30 ora locale nella Beam Hall, edificio che ospita la facoltà di economia.
Gli agenti di polizia di Las Vegas sono intervenuti rapidamente dopo il primo sparo e hanno sparato al tiratore, che è stato poi trovato senza vita. Adam Garcia, vicepresidente dei servizi di sicurezza pubblica dell’UNLV, ha dichiarato che gli agenti hanno “colpito” il sospetto. Nel frattempo, gli studenti sono stati allertati tramite un messaggio di testo inviato dall’università, che li ha invitati a evacuare l’area e a cercare un luogo sicuro.
Jason Whipple Kelly, uno studente di legge al secondo anno all’UNLV, stava entrando nel campus per sostenere un esame finale quando ha ricevuto il messaggio di allerta. “La polizia universitaria sta rispondendo a una segnalazione di spari in BEH (Beam Hall, ndr), evacuare in un’area sicura, correre-nascondersi-combattere”, si leggeva nel messaggio. Kelly ha immediatamente sentito le sirene e ha visto la polizia correre nel campus.
Aumento delle sparatorie di massa negli Stati Uniti
La sparatoria all’UNLV è solo l’ultima di una serie di tragici episodi di violenza armata negli Stati Uniti. Secondo il Gun Violence Archive, fino al 26 ottobre di quest’anno sono state registrate 565 sparatorie di massa nel paese. Questo dato include gli incidenti in cui almeno quattro persone sono state uccise o ferite. Inoltre, sono state contate 31 sparatorie con un numero di vittime superiore a quattro.
Il rapporto dell’Archive rivela che negli ultimi tre anni si è verificato un aumento delle sparatorie di massa: 645 nel 2022, 688 nel 2021 e 610 nel 2020. Nel corso del 2023, oltre 15.500 persone negli Stati Uniti hanno perso la vita a causa di incidenti legati alle armi da fuoco, escludendo i suicidi. Tra le vittime, ci sono 246 bambini di età inferiore a 11 anni e 1100 adolescenti tra i 12 e i 17 anni.
Secondo un rapporto della Kaiser Family Foundation, quasi un quinto degli adulti americani ha perso un familiare a causa di una sparatoria, compresi i suicidi. La stessa percentuale di adulti ha subito minacce con un’arma da fuoco e circa un sesto degli adulti ha assistito a una sparatoria.
La necessità di affrontare il problema della violenza armata
La sparatoria all’UNLV e il continuo aumento delle sparatorie di massa negli Stati Uniti sollevano interrogativi sulla necessità di affrontare il problema della violenza armata nel paese. È fondamentale adottare misure concrete per prevenire tali tragedie e proteggere la vita delle persone.
Come sottolinea il vicepresidente dei servizi di sicurezza pubblica dell’UNLV, Adam Garcia, “è importante che le istituzioni educative e la società nel suo complesso lavorino insieme per garantire la sicurezza di tutti”. È necessario investire nella prevenzione e nella formazione per identificare e affrontare i segnali di pericolo, nonché nel controllo delle armi da fuoco per ridurre l’accesso alle armi da parte di individui pericolosi.
La violenza armata è un problema complesso che richiede un approccio olistico e il coinvolgimento di tutte le parti interessate. Solo attraverso un impegno collettivo e un’azione decisa sarà possibile creare un ambiente più sicuro per tutti.