Sull’isola di Spargi, nel parco nazionale dell’arcipelago di La Maddalena, ha preso avvio una controversa operazione di abbattimento selettivo degli ibridi di cinghiale. L’ordinanza emessa dal sindaco Fabio Lai segue una serie di aggressioni ai turisti, tra cui l’attacco a un bambino di nove anni avvenuto recentemente. L’intervento, programmato in ore specifiche per limitare l’accesso all’isola, si prefigge di tutelare la sicurezza dei visitatori e di gestire la fauna selvatica in maniera controllata.
L’operazione di caccia ha radici in una preoccupante escalation di aggressioni da parte degli ibridi di cinghiale, che si sono avvicinati troppo ai turisti e ai residenti. Negli ultimi mesi, cinque episodi di attacco sono stati segnalati, culminando nell’incidente in cui un bambino è stato azzannato mentre giocava sulla spiaggia. Tali eventi hanno portato il sindaco Lai a considerare l’abbattimento come una misura necessaria per il ripristino della sicurezza pubblica.
Nell’ordinanza, il sindaco ha sottolineato l’importanza di proteggere i visitatori. Gli incidenti recenti evidenziano il crescente problema dell’interazione tra la fauna selvatica e le persone. Il provvedimento di abbattimento avverrà in un contesto altamente controllato, con una squadra di cacciatori professionisti a disposizione per gestire la situazione. L’intento è di eliminare gli esemplari pericolosi, minimizzando qualsiasi potenziale sofferenza per gli animali coinvolti nel processo.
Per facilitare le operazioni di abbattimento e garantire la sicurezza di tutti, l’isola di Spargi sarà chiusa al pubblico dalle 15:00 alle 22:00. Durante queste ore, i sentieri saranno off-limits, e qualsiasi imbarcazione sarà vietata nei pressi della costa sud dell’isolotto. Tale restrizione mira a garantire che le operazioni di selezione possano avvenire senza interferenze e con la massima sicurezza sia per gli uomini che per la fauna selvatica.
Un gruppo di circa dieci cacciatori specializzati si posizionerà strategicamente vicino alle spiagge, cercando di avvistare i cinghiali in cerca di cibo. L’obiettivo è di intercettare quegli esemplari che manifestano un comportamento problematico, ossia quelli che si sono avvicinati troppo ai visitatori. Secondo gli studi condotti, tra i circa 80 cinghiali presenti sull’isola, solo 4 o 5 mostrano questo comportamento e sono, pertanto, gli unici mirati all’abbattimento.
In contemporanea con le operazioni di abbattimento, è stata adottata un’ordinanza per proibire ai visitatori di nutrire i cinghiali. Questo provvedimento nasce dalla necessità di ridurre l’interazione tra le persone e gli animali, e cerca di contenere il problema alla radice. La somministrazione di cibo provoca un aumento della presenza dei cinghiali attorno alle aree frequentate dai turisti, creando un ciclo pericoloso di attrazione e aggressione.
Il mancato rispetto di queste nuove norme comporta sanzioni economiche significative, con multe che variano da 516 a 2.065 euro. Questo strumento normativo punta a diffondere una maggiore consapevolezza tra i fruitori del Parco, incoraggiandoli a mantenere un comportamento responsabile durante la propria visita.
La situazione sull’isola di Spargi rimane in evoluzione, con gli enti coinvolti in continuo monitoraggio per garantire il benessere degli animali e la sicurezza delle persone.
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