Ultimo aggiornamento il 19 Gennaio 2024 by Redazione
Condanna a 20 anni per l’ufficiale di Marina Walter Biot
La Corte d’Assise di Roma ha emesso una condanna di 20 anni per l’ufficiale di Marina Walter Biot, arrestato nel marzo del 2021 mentre cercava di cedere informazioni coperte da segreto a funzionari dell’ambasciata russa. Le accuse contestate includono spionaggio e corruzione. I pubblici ministeri di Roma avevano richiesto una condanna di 18 anni, ma la sentenza ha stabilito una pena più severa.
La difesa di Biot: un processo sulla ragion di Stato invece che sul diritto
L’avvocato Roberto De Vita, difensore di Walter Biot, ha commentato la sentenza affermando che il suo cliente è determinato a combattere. Ha sottolineato che si tratta di una battaglia non solo per Biot, ma anche per la civiltà giuridica, affinché nessuno possa essere giudicato sulla base di prove segrete. De Vita ha evidenziato come il processo abbia spostato la bilancia della giustizia verso la ragion di Stato, anziché verso lo stato di diritto. Nonostante la condanna, l’avvocato si è mostrato fiducioso riguardo alle fasi successive del processo, sostenendo che alla fine un giudice riconoscerà i diritti di Biot e lo riconsegnerà alla sua famiglia.
La speranza di un nuovo giudizio in Appello e in Cassazione
Secondo l’avvocato De Vita, il processo di Walter Biot è solo all’inizio. Ha affermato che, continuando su questa strada e conoscendo le fasi successive in Appello e in Cassazione, è sicuro che prima o poi ci sarà un giudice che riconoscerà i diritti di Biot e lo riconsegnerà alla sua famiglia. De Vita ha sottolineato l’importanza di preservare i diritti di ogni individuo, evitando che vengano giudicati sulla base di prove segrete. Ha evidenziato che la riduzione della pena da 30 a 20 anni dimostra come il processo abbia spostato la bilancia della giustizia verso la ragion di Stato, anziché verso lo stato di diritto.