Ultimo aggiornamento il 20 Aprile 2024 by Giordana Bellante
Per mesi, le vite di un’infermiera caposala* e di un’operatrice sanitaria presso la RSA Piccolo Cottolengo don Orione di San Fruttuoso sono state trasformate in un incubo, a causa delle continue persecuzioni da parte dei figli e della nuora di una paziente ricoverata nella struttura. La Procura ha richiesto e ottenuto il divieto di avvicinamento e il braccialetto elettronico per i tre stalker, che ora affrontano accuse di stalking.*
1. ‘inizio delle persecuzioni
Tutto è iniziato a dicembre 2023, quando i due figli della paziente hanno fatto visita alla madre presso la RSA. Quando l’operatrice sanitaria ha ricordato loro di indossare la mascherina per proteggere gli ospiti, la situazione è degenerata e la donna è stata ricoperta di insulti. La tensione è aumentata ulteriormente quando uno dei figli e la moglie si sono presentati fuori dall’orario di visita, pretendendo di entrare e, al rifiuto, hanno reagito con ulteriori insulti e tentativi di aggressione.
1.1 Escalation di minacce e intimidazioni
Da quel momento, l’infermiera e l’operatrice sanitaria hanno subito un’escalation di minacce e intimidazioni. tre stalker hanno iniziato a inviare messaggi e a fare telefonate contenenti insulti, presentandosi sul luogo di lavoro delle vittime per cercarle e costringendole a nascondersi.
1.2 Gli episodi più gravi
Le minacce sono culminate in due episodi particolarmente gravi. In primo luogo, l’invio di una foto di un coltello all’infermiera caposala, accompagnata dalla minaccia “Vi cercheremo e vi troveremo. Denunciaci, non ci importa”. In secondo luogo, il 25 marzo, i due coniugi hanno teso un vero e proprio agguato all’operatrice sanitaria: si sono appostati vicino alla RSA e, quando la donna è arrivata in macchina, la moglie le ha bloccato la strada mentre il marito ha cercato di aprirle la portiera. Sono intervenute le volanti della polizia e la vittima è stata ricoverata in ospedale a causa di un attacco di panico.
2. La denuncia e l’intervento della Procura
Dopo l’ultimo episodio, le due donne hanno deciso di denunciare i loro persecutori. Il fascicolo è stato affidato al pubblico ministero Paola Calleri, che ha chiesto e ottenuto l’applicazione di misure cautelari nei confronti dei tre stalker.
2.1 Il divieto di avvicinamento e il braccialetto elettronico
In particolare, la Procura ha richiesto e ottenuto il divieto di avvicinamento e l’obbligo di indossare il braccialetto elettronico per i tre indagati, difesi dall’avvocato Daniele Pomata. Queste misure cautelari serviranno a garantire la sicurezza delle vittime e a impedire ulteriori episodi di stalking.
3. Lo stalking: un fenomeno in crescita
Il caso della RSA Piccolo Cottolengo don Orione mette in evidenza un fenomeno sempre più preoccupante, quello dello stalking, che colpisce in particolare le donne. La continua persecuzione e le minacce da parte di ex partner, conoscenti o, come in questo caso, familiari di pazienti, possono causare gravi conseguenze psicologiche e fisiche alle vittime.
3.1 ‘importanza di denunciare e chiedere aiuto
È fondamentale che le vittime di stalking denuncino i loro persecutori e chiedano aiuto alle autorità competenti. Solo in questo modo sarà possibile porre fine alle persecuzioni e garantire la sicurezza e la tutela delle persone coinvolte.
3.2 La prevenzione e la sensibilizzazione
Per combattere il fenomeno dello stalking, è necessario investire nella prevenzione e nella sensibilizzazione dell’opinione pubblica. Iniziative volte a informare sui rischi e sulle conseguenze dello stalking, nonché a promuovere un clima di rispetto e di attenzione verso gli altri, possono contribuire a ridurre il numero di episodi di stalking e a garantire un ambiente più sicuro e sereno per tutti.