Ultimo aggiornamento il 13 Giugno 2024 by Luisa Pizzardi
Contesto:
Il medico legale della parte civile, Lorenzo Marinelli, ha presentato in aula i risultati della sua consulenza sullo stato fisico della studentessa italo-norvegese al momento della presunta violenza sessuale di gruppo, che vede coinvolti Ciro Grillo, figlio di Beppe, e tre suoi amici genovesi, Francesco Corsiglia, Vittorio Lauria ed Edoardo Capitta. La relazione si basa sul racconto della ragazza, ascoltata più volte sia dagli investigatori che in aula dopo la denuncia presentata ai carabinieri della stazione Duomo di Milano nell’estate 2019.
Prima Parte: La serata in Costa Smeralda
Consumo eccessivo di alcol da parte della studentessa durante la serata in Costa Smeralda
La studentessa italo-norvegese ha dichiarato in diverse occasioni di aver consumato una quantità significativa di alcol durante la serata trascorsa in Costa Smeralda, prima con amici nel lounge bar Zamira della Promenade du Port di Porto Cervo, poi nella discoteca Billionaire. La ragazza ha anche affermato di essere partita nel tardo pomeriggio del 16 luglio alla volta di Porto Cervo da Porto Pollo, dove era in vacanza, e di aver bevuto due cocktail alcolici prima di partire. Un altro bicchiere di vino prosecco lo aveva poi consumato appena arrivata a casa del suo amico Alex Cerato, con cui aveva un appuntamento per uscire e trascorrere la serata nei vari locali di Porto Cervo.
Seconda Parte: ‘incontro con il gruppo di genovesi e il proseguimento della serata
Altri alcolici consumati al Billionaire e nella villetta dei Grillo
La studentessa ha incontrato il gruppo di genovesi al Billionaire, dove avevano riservato un tavolino e avevano a disposizione due bottiglie di alcolici, consumate da undici persone. La ragazza ha dichiarato di aver bevuto anche lei da quelle bottiglie. Più tardi, la serata è proseguita nella villetta dei Grillo, dove sarebbero stati consumati altri super alcolici.
Il consulente di parte civile afferma che la notte tra il 16 e il 17 luglio di cinque anni fa, la studentessa era in uno stato di totale ubriachezza. Questo elemento sarà cruciale nel processo, in quanto potrebbe influire sulla capacità della ragazza di dare un consenso informato e consapevole ai rapporti sessuali che si sarebbero verificati quella notte.
Il medico legale ha basato la sua valutazione sull’analisi delle deposizioni della ragazza e sulle informazioni fornite sugli alcolici consumati durante la serata. Tuttavia, non è stato possibile effettuare un’analisi del sangue o altre prove mediche per confermare lo stato di ubriachezza della studentessa, in quanto la denuncia è stata presentata solo dopo diversi giorni dall’accaduto.
Il processo è ancora in corso e le prossime udienze vedranno la presentazione di ulteriori prove e testimonianze. ‘obiettivo è quello di fare chiarezza su quanto accaduto quella notte in Costa Smeralda e di stabilire le responsabilità dei quattro giovani accusati di violenza sessuale di gruppo. La difesa potrebbe contestare la valutazione del medico legale, presentando prove a sostegno della tesi secondo cui la ragazza non era in uno stato di ubriachezza tale da impedirle di dare un consenso consapevole ai rapporti sessuali.
La vicenda ha suscitato un forte interesse mediatico e ha riacceso il dibattito sulla cultura dello stupro e sul consumo di alcol tra i giovani. La sentenza sarà importante non solo per stabilire la verità su quanto accaduto quella notte, ma anche per inviare un messaggio chiaro sulla necessità di rispettare sempre il consenso e di assumersi le proprie responsabilità in caso di violenza sessuale.