Ultimo aggiornamento il 18 Dicembre 2023 by Redazione
Familiari di Stefano Dal Corso chiedono l’autopsia dopo le nuove testimonianze
I familiari di Stefano Dal Corso, il detenuto morto nel carcere di Massama a Oristano oltre un anno fa, continuano a chiedere che venga svolta l’autopsia. Secondo una presunta testimonianza, il detenuto sarebbe stato picchiato dopo aver assistito a un rapporto sessuale in infermeria. L’avvocato Armida Decina, legale della famiglia, ha dichiarato: “Mi sono sentita in dovere di avvisare la procura e chiediamo di fare accertamenti anche su questa persona“. L’autopsia è considerata cruciale per fare luce sulla morte di Dal Corso.
La senatrice Ilaria Cucchi sostiene l’introduzione dell’obbligatorietà dell’autopsia in caso di morte sospetta in carcere
La senatrice Ilaria Cucchi ha dichiarato di interessarsi da tempo al caso di Stefano Dal Corso e di sostenere la richiesta della famiglia di svolgere l’autopsia. Cucchi ha presentato un disegno di legge che propone l’introduzione dell’obbligatorietà dell’autopsia in caso di morte sospetta in carcere. Secondo la senatrice, svolgere l’autopsia in questi casi sarebbe “un atto dovuto e scioglierebbe tutti i dubbi”.
La richiesta di autopsia è supportata da un presunto testimone
La richiesta di svolgere l’autopsia sul corpo di Stefano Dal Corso è supportata da una presunta testimonianza che afferma che il detenuto sarebbe stato picchiato dopo aver assistito a un rapporto sessuale in infermeria. L’avvocato Armida Decina ha dichiarato che questa testimonianza è stata portata all’attenzione della procura. Tuttavia, la veridicità delle dichiarazioni del presunto testimone deve ancora essere verificata. Decina ha sottolineato l’importanza di svolgere l’autopsia, affermando che senza di essa non si potrà fare alcun progresso nella ricerca della verità sulla morte di Dal Corso.
Questo articolo è stato scritto sulla base di un articolo originale dell’Adnkronos.