Stefano Tacconi, la rinascita dopo l’emorragia cerebrale: la strada verso il recupero e le delusioni amicali

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Stefano Tacconi, la rinascita dopo l'emorragia cerebrale: la strada verso il recupero e le delusioni amicali - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 27 Maggio 2024 by Luisa Pizzardi

‘ex portiere della Juventus, Stefano Tacconi, è in pieno cammino di ripresa dopo l’emorragia cerebrale causata dalla rottura di un aneurisma che lo ha colpito nell’aprile del 2022. Superate le fasi più critiche, la sua strada verso il recupero è stata lunga e faticosa, ma ora è pronto a riprendere una vita normale. Tuttavia, come rivelato dallo stesso Tacconi in un’intervista al settimanale DiPiù, dovrà affrontare un altro intervento chirurgico.

“Il mio calvario non è ancora finito”

Nonostante i progressi nel suo stato di salute e la ritrovata capacità di camminare, Tacconi ha spiegato che il suo percorso di guarigione non è ancora concluso. “Le ultime visite mediche hanno evidenziato dei coaguli di sangue, dei trombi, nelle gambe e nella vena aorta. Devo essere sottoposto a un altro intervento per risolvere la situazione, ma i medici mi hanno assicurato che poi sarò come nuovo”, ha dichiarato il 67enne.

Un leone nel percorso di recupero

Tacconi ha espresso la sua determinazione nel fronteggiare questa nuova sfida, paragonandosi a un leone. medici, dal canto loro, hanno definito il suo recupero come “miracoloso”, sottolineando come l’ex portiere sia ora in grado di parlare in modo fluente e senza difficoltà.

Una tripla celebrazione

‘ex giocatore della Juventus ha recentemente organizzato una grande festa per celebrare tre importanti eventi: le sue dimissioni dall’ospedale, il suo 67esimo compleanno e il 13esimo anniversario di matrimonio con sua moglie Laura. “Ho deciso di festeggiare questi tre giorni più importanti della mia vita tutti insieme”, ha dichiarato Tacconi.

Il salvataggio del figlio Andrea

Tacconi deve la sua vita al pronto intervento di suo figlio Andrea, che lo ha soccorso il giorno in cui è stato colpito dall’emorragia cerebrale. Mentre si trovavano ad Asti, Tacconi è crollato a terra e Andrea ha avuto la prontezza di tirargli fuori la lingua dalla bocca, evitando così il soffocamento. Dopo l’arrivo dei soccorsi, Tacconi è stato trasferito in ospedale ad Alessandria, dove è rimasto in coma per una settimana e mezza e ha subito due interventi chirurgici.

Undici mesi di paura e speranza

Tacconi ha trascorso undici lunghi mesi in ospedale, un periodo caratterizzato da paura e speranza. Ora, però, quel periodo è finalmente alle spalle e l’ex portiere guarda avanti con ottimismo.

‘amarezza per l’allontanamento di Lapo Elkann

Nel corso dell’intervista, Tacconi ha espresso il suo rammarico per l’allontanamento di alcune persone che considerava amiche, in particolare Lapo Elkann. “Eravamo grandi amici, io e *Lapo, ma lui ha smesso di farsi sentire…”*, ha dichiarato l’ex portiere.

Il sostegno di Walter Zenga e della famiglia

Nonostante la delusione per il silenzio di Elkann, Tacconi ha trovato grande sostegno in un altro storico portiere del calcio italiano, Walter Zenga, suo rivale negli anni ’80 e ’90. Inoltre, la sua famiglia, composta dalla moglie Laura e dai suoi quattro figli, non lo ha mai lasciato solo nemmeno per un momento.

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