Ultimo aggiornamento il 28 Settembre 2024 by Giordana Bellante
Un tragico episodio ha sconvolto la comunità di Nuoro, dove mercoledì mattina si è verificata una strage familiare che ha portato alla morte di cinque persone. Le vittime comprendono una madre, i suoi due figli e un vicino di casa, tutti uccisi da un operaio forestale che, dopo aver compiuto il gesto estremo, si è tolto la vita. Le autopsie sono attualmente in corso all’ospedale Brotzu di Cagliari, fornendo informazioni cruciali per le indagini e il contesto di questo drammatico evento.
Il contesto della strage
La tragedia ha avuto luogo in un contesto familiare carico di tensioni, evidenziato dai rapporti tra Roberto Gleboni, l’autore della strage, e le sue vittime. Gleboni, 52 anni, ha ucciso la moglie Giusy Massetti, di 43 anni, e i due figli, Martina, di 25 anni, e Francesco, di 10. In aggiunta, l’uomo ha assassinato un vicino di casa, Paolo Sanna, di 69 anni, prima di suicidarsi. Questo drammatico evento ha lasciato la comunità in uno stato di shock, con domande che si susseguono sulla motivazione e le dinamiche familiari che hanno portato a tali atti di violenza.
La vita della famiglia Gleboni era segnata da tensioni, come dimostra il fatto che il figlio maggiore, 14enne, ha sopravvissuto all’attacco. Le forze dell’ordine sono intervenute rapidamente, e il giovane è stato ricoverato in ospedale dopo aver subito una ferita da arma da fuoco. Durante l’audizione protetta, il ragazzo ha espresso la drammaticità della situazione, rivelando che “in casa si udivano solo urla e confusione”. Le autorità stanno indagando a fondo sul caso, per cercare di ricostruire i fatti antecedenti alla strage e comprendere se ci siano stati segnali di allerta in precedenza.
Le autopsie delle vittime
Presso l’ospedale Brotzu, il medico legale Roberto Demontis ha avviato l’esame autoptico sui corpi delle vittime. L’autopsia di Giusy Massetti e di Martina è già stata completata, mentre è prevista l’analisi dei restanti corpi di Francesco e Paolo Sanna tra oggi e domani. Questi esami sono fondamentali non solo per confermare la causa della morte, ma anche per fornire nuovi indizi alle autorità riguardo alla dinamica degli eventi che hanno portato a questa tragedia.
L’autopsia di un caso come questo può rivelare informazioni essenziali, come il numero e la tipologia delle ferite, che saranno cruciali per la ricostruzione della sequenza degli omicidi e dell’eventuale suicidio. Gli esiti delle autopsie saranno utilizzati dalle autorità per comprendere più a fondo le motivazioni alla base di questo gesto estremo, alle quali potrebbero essere collegati contrasti familiari, stati di crisi psichica e dinamiche di violenza domestica.
La risposta della comunità
In risposta a questa tragica serie di eventi, la comunità di Nuoro ha programmato una fiaccolata per commemorare le vittime. L’evento si svolgerà alle 18, partendo dalla casa in Via Ichnusa, per proseguire fino alla piazza Santa Maria della Neve, di fronte alla cattedrale della città. Questa iniziativa è un modo per la comunità di unirsi nel dolore e nella solidarietà, mostrando vicinanza ai familiari delle vittime e raccogliendo fondi per supportare eventuali azioni in loro favore.
La fiaccolata rappresenta anche un momento di riflessione su temi quali la violenza domestica e le sofferenze che spesso si nascondono dietro le facciate delle famiglie, evidenziando la necessità di creare consapevolezza e sensibilità su queste problematiche. La partecipazione della comunità a tale evento offrirà l’opportunità di esprimere il proprio cordoglio e di onorare la memoria di coloro che hanno perso la vita in questo terribile episodio.