Strage Palermo: Giovanni Barreca e il suo delirio mistico durato anni

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Strage Palermo: Giovanni Barreca e il suo delirio mistico durato anni - avvisatore.it

Ultimo aggiornamento il 16 Febbraio 2024 by Redazione

Strage di Altavilla: Un delirio mistico che ha portato alla tragedia

La conferenza stampa sulla strage di Altavilla ha rivelato dettagli scioccanti sulla mente di Giovanni Barreca, l’uomo di 54 anni che ha ucciso la moglie e i suoi due figli, rispettivamente di 5 e 15 anni. Secondo il procuratore di Termini Imerese, Ambrogio Cartosio, Barreca da anni vive in un delirio mistico dominato da una religiosità estrema e fanatica. Questo ha avuto un impatto devastante sulla sua famiglia, soprattutto sui suoi figli, due dei quali sono stati vittime della tragedia. La terza figlia, Miriam, è riuscita a fuggire e salvarsi. L’uomo si è consegnato ai carabinieri nella vicina Casteldaccia ed è stato arrestato.

Durante la conferenza stampa, il procuratore Cartosio ha rivelato che Barreca credeva che la sua casa fosse posseduta da una presenza demoniaca che aveva anche posseduto i corpi dei suoi familiari. “Si è creata una situazione in cui Barreca e i suoi figli hanno deciso di torturare coloro che ritenevano posseduti dal demonio, nel tentativo di allontanare il male dalla casa”, ha dichiarato Cartosio. La madre, Antonella Salamone, e i figli Kevin ed Emanuel sono stati vittime di queste torture.

Secondo il procuratore, la situazione è rapidamente peggiorata a partire da gennaio, quando una coppia di palermitani, Sabrina Fina e Massimo Carandente, è entrata in contatto con la famiglia Barreca. Questa coppia viveva una forma particolare di religiosità che potremmo definire “anti-satanista”. La presenza di Fina e Carandente ha contribuito ad alimentare il delirio mistico di Barreca e dei suoi figli.

La tragedia che si è consumata ha lasciato il procuratore Cartosio profondamente colpito. “È stata una terribile tragedia in cui hanno perso la vita una madre, Antonella Salamone, e i figli Kevin ed Emanuele Barreca. Vedere i corpi di un ragazzo di 15 anni e di un bambino di 5 anni ridotti in quelle condizioni è stato un’esperienza straziante”, ha affermato Cartosio.

Il procuratore ha anche sottolineato che la vicenda ha avuto un impatto emotivo significativo anche sui carabinieri che hanno lavorato al caso. Miriam, la figlia sopravvissuta, è stata coinvolta in questa spirale di fanatismo religioso e ha partecipato ai riti che hanno portato alle torture inflitte alla madre e ai fratelli. Tuttavia, la questione della sua responsabilità nella strage spetta alla procura dei minorenni di Palermo. Cartosio ha concluso affermando che sembra che la partecipazione alle torture sia stata collettiva, escludendo solo la madre dalla lista dei responsabili.

La strage di Altavilla rimane un tragico esempio di come un delirio mistico possa portare a conseguenze devastanti per una famiglia. Le indagini continueranno per cercare di comprendere appieno i motivi che hanno portato a questa tragedia e per garantire che giustizia sia fatta per le vittime.

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