Straziante Memoria delle Vittime Innocenti: Detenuti Carcerati a Crotone Onorano i Nomi dei Caduti della Mafia

Straziante Memoria Delle Vitti Straziante Memoria Delle Vitti
Straziante Memoria delle Vittime Innocenti: Detenuti Carcerati a Crotone Onorano i Nomi dei Caduti della Mafia - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 21 Marzo 2024 by Luisa Pizzardi

Onore alle Vittime, Appello alla Memoria

In occasione della “Giornata della memoria e dell’impegno” promossa da Libera per commemorare le vittime innocenti colpite dalle mafie, otto detenuti del carcere di Crotone hanno reso omaggio alle anime perdute, pronunciando parole toccanti e piene di significato. Un momento di riflessione e di consapevolezza sulle nefandezze della criminalità organizzata, un grido contro l’ingiustizia e la violenza che le vittime hanno dovuto subire.

La Lettura dei Nomi, un Atto di Devozione e Riscatto

Con fervore e rispetto, i detenuti hanno letto ad alta voce i nomi di alcuni calabresi caduti sotto i colpi spietati della ‘ndrangheta, simbolo di un’oscurità che ancora affligge la società. Attraverso queste letture, si è voluto dare voce al silenzio delle vittime, restituendo loro l’onore e l’attenzione che meritano. Un gesto di devozione e di riscatto, che sottolinea la necessità di non dimenticare e di combattere con determinazione ogni forma di criminalità.

Un Impegno Concreto per la Memoria

L’iniziativa, frutto di un protocollo d’intesa tra l’associazione Libera e la casa circondariale di Crotone, rappresenta un passo significativo verso un impegno concreto per preservare la memoria delle vittime e contrastare il dilagare delle mafie sul territorio. Antonella Marazziti, coordinatrice provinciale di Libera a Crotone, ha sottolineato l’importanza di iniziative come questa nell’educare le generazioni future alla cultura della legalità e della giustizia.

Un Appello alla Coscienza e alla Solidarietà

Attraverso la voce degli detenuti, emerge un appello vibrante alla coscienza collettiva, un invito a non voltare lo sguardo di fronte alle ingiustizie e alle sofferenze inflitte dalle mafie. La direttrice del carcere, Maria Stella Fedele, ha evidenziato l’impegno e la partecipazione attiva dei detenuti in questo progetto, sottolineando come la memoria e la denuncia siano armi potenti nella lotta contro il crimine.

La Mafia come Cancrena Sociale

Nelle parole di uno dei detenuti emerge una potente metafora: la mafia come un cancro sociale, una malattia che corrode le fondamenta della società. Tuttavia, a differenza delle malattie fisiche, la mafia si combatte con la consapevolezza, la denuncia e l’unità d’intenti. Un appello alla mobilitazione contro un male che continua a mietere vittime e a minare il tessuto sociale.

Attraverso gesti simili a quello compiuto dai detenuti del carcere di Crotone, si rinnova la speranza di un futuro più giusto e libero dalle oppressioni criminali, un futuro in cui la memoria delle vittime continui a ispirare la lotta per la giustizia e la legalità.

Keep Up to Date with the Most Important News

By pressing the Subscribe button, you confirm that you have read and are agreeing to our Privacy Policy and Terms of Use