Ultimo aggiornamento il 23 Maggio 2024 by Giordana Bellante
“Il cordoglio della comunità di Stresa per le vittime della funivia del Mottarone”
“La sindaca Marcella Severino esprime il suo profondo dolore e la sua solidarietà ai famigliari delle vittime”
La comunità di Stresa si è riunita nella chiesa della Madonna della Neve in cima al Mottarone per commemorare il terzo anniversario della tragedia della funivia che ha causato la morte di 14 passeggeri. La sindaca di Stresa, Marcella Severino, ha espresso il suo profondo cordoglio e la sua solidarietà ai famigliari delle vittime, dichiarando: “Voglio che arrivi ai famigliari delle vittime l’abbraccio immenso fraterno di tutta la comunità che rappresento”.
La cerimonia commemorativa è stata celebrata nella chiesa della Madonna della Neve, un luogo simbolico per la comunità di Stresa e per i turisti che visitano il Mottarone. La messa è stata officiata dal parroco di Stresa, che ha ricordato le vittime e ha espresso la sua vicinanza ai famigliari. Anche il vescovo di Novara, Franco Giulio Brambilla, ha partecipato alla cerimonia, esortando la comunità a non dimenticare le vittime e a continuare a cercare la giustizia.
La tragedia della funivia del Mottarone ha colpito profondamente la comunità di Stresa e l’intera regione del Piemonte. Il 23 maggio 2018, la funivia che collega Stresa al Mottarone si è schiantata al suolo, causando la morte di 14 passeggeri. La maggior parte delle vittime erano turisti stranieri, ma c’erano anche alcuni residenti della zona. La comunità di Stresa si è subito mobilitata per prestare soccorso e assistenza ai famigliari delle vittime, ma il dolore e la rabbia per la tragedia sono ancora vivi.
La sindaca Severino ha sottolineato l’importanza di ricordare le vittime e di continuare a cercare la giustizia per loro. “Sono sicura che ci sarà giustizia”, ha dichiarato, con la voce rotta dalla commozione. “Stresa sarà al vostro fianco nel processo”, ha aggiunto, rivolgendosi ai famigliari delle vittime.
“La ricerca della giustizia per le vittime della funivia del Mottarone”
“La sindaca Severino promette sostegno ai famigliari delle vittime nel processo”
La ricerca della giustizia per le vittime della funivia del Mottarone è ancora in corso. ‘inchiesta sulla tragedia è stata lunga e complessa, ma le indagini hanno portato all’arresto di alcuni responsabili della manutenzione della funivia. Il processo penale è ancora in corso e i famigliari delle vittime attendono giustizia.
La sindaca Severino ha promesso il sostegno della comunità di Stresa ai famigliari delle vittime nel processo. “Stresa sarà al vostro fianco nel processo”, ha dichiarato, rivolgendosi ai famigliari. “Siamo qui per voi, per ricordare le vittime e per cercare la giustizia”.
La comunità di Stresa ha dimostrato una grande solidarietà ai famigliari delle vittime fin dai primi momenti della tragedia. Molti residenti hanno offerto aiuto e sostegno alle famiglie colpite, fornendo loro alloggio, cibo e assistenza psicologica. Anche le autorità locali hanno lavorato duramente per garantire il sostegno alle famiglie delle vittime e per assicurare che la ricerca della giustizia procedesse senza intoppi.
La tragedia della funivia del Mottarone ha sollevato interrogativi sulla sicurezza delle funivie in Italia e sulla necessità di migliorare i sistemi di controllo e manutenzione. La sindaca Severino ha dichiarato che la comunità di Stresa continuerà a lavorare per garantire la sicurezza dei turisti e dei residenti, affinché tragedie simili non si ripetano mai più.
In conclusione, la comunità di Stresa ha commemorato il terzo anniversario della tragedia della funivia del Mottarone con una cerimonia commemorativa nella chiesa della Madonna della Neve. La sindaca Severino ha espresso il suo profondo cordoglio e la sua solidarietà ai famigliari delle vittime, promettendo sostegno e giustizia nel processo. La ricerca della giustizia è ancora in corso, ma la comunità di Stresa continuerà a lavorare per garantire la sicurezza dei turisti e dei residenti e per onorare la memoria delle vittime della tragedia.