Studente morto su auto esplosa: la madre chiede giustizia

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Studente morto su auto esplosa: la madre chiede giustizia - avvisatore.it

Ultimo aggiornamento il 20 Febbraio 2024 by Redazione

La Denuncia di Rosaria Corsaro

Rosaria Corsaro, madre di Fulvio Filace, ha espresso forti critiche riguardo alle circostanze che hanno portato alla morte del figlio e della ricercatrice Maria Vittoria Prati in un incendio automobilistico. Corsaro ha sottolineato la mancanza di adeguate misure di sicurezza durante il test dell’auto sperimentale su una Tangenziale, evidenziando la presenza di prove “assurde” che, a suo parere, avrebbero dovuto essere effettuate in laboratorio o in pista. La madre ha espresso perplessità sul fatto che i due fossero a bordo dell’auto senza l’adeguata preparazione e protezione.

Rosaria Corsaro ha dichiarato: “Noi cerchiamo giustizia perché sicuramente qualcosa non ha funinciato. Ciò che è strano è che stavano in un’auto da provare, su una Tangenziale e non con persone esperte e tute ignifughe. Così, buttati allo sbaraglio.”

La Laurea Magistrale a Fulvio Filace

Nonostante la tragedia, Fulvio Filace è stato insignito postumo della laurea magistrale in Ingegneria Meccanica per l’energia e l’ambiente dall’Università di Napoli Federico II. Questo riconoscimento è stato conferito alla memoria del giovane studente, simboleggiando il tragico epilogo di una promettente carriera accademica interrotta prematuramente. La consegna della laurea magistrale è stata un momento toccante per la famiglia di Filace, che ha potuto così vedere riconosciuti gli sforzi e il talento del loro caro.

Riflessioni sulla Sicurezza e la Giustizia

L’incidente che ha portato alla morte di Fulvio Filace e Maria Vittoria Prati solleva importanti questioni sulla sicurezza nei test automobilistici e sulle responsabilità in caso di incidenti fatali. Le parole di Rosaria Corsaro evidenziano la necessità di un’indagine approfondita per fare luce sulle cause dell’incendio e per assicurare che simili tragedie non si ripetano in futuro. La ricerca della verità e della giustizia diventa quindi un imperativo morale per garantire la tutela della vita e della sicurezza in ambito scientifico e tecnologico.

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