Ultimo aggiornamento il 26 Marzo 2024 by Giordana Bellante
Una Protesta Accesa
Questa mattina, gli studenti universitari hanno dato voce alle loro preoccupazioni all’interno del rettorato dell’ateneo di Genova. Collettivi come Cambiare Rotta e altri gruppi autonomi si sono uniti per esprimere il loro dissenso nei confronti della partecipazione dell’università a bandi ministeriali e agli accordi con istituzioni accademiche e aziende legate alla filiera bellica in Israele. Decine di studenti hanno tappezzato l’atrio del rettorato con striscioni e hanno proseguito la loro protesta all’esterno dell’aula dove si teneva la riunione del Senato accademico, urlando slogan come “Fuori la Nato dall’Università” e accompagnando il tutto con il ritmo dei tamburi.
Tensioni al Rettorato
Il momento di maggiore tensione è giunto poco prima dell’inizio della riunione, quando alcuni rappresentanti autonomi hanno fatto irruzione nell’ufficio del rettore, Federico Delfino. Dopo aver esposto i motivi della loro protesta e non avendo ricevuto le risposte desiderate, hanno iniziato a rivolgere all’uomo degli insulti pesanti, tra cui “mostro, genocida, assassino”. La protesta ha attirato l’attenzione delle autorità, con la presenza di funzionari della digos a presidiare la situazione.
Un Appello per il Cambiamento
La manifestazione degli studenti a Genova rappresenta un’importante voce di protesta e un chiaro segnale della preoccupazione che la comunità accademica nutre rispetto agli accordi internazionali dell’ateneo. Le richieste di trasparenza, di maggior coinvolgimento degli studenti nelle decisioni istituzionali e di una riflessione critica sulle relazioni accademiche internazionali sollevano questioni cruciali sul ruolo dell’università nella società contemporanea. La tensione emotiva e l’urgenza di un dialogo aperto e costruttivo emergono come elementi centrali di questa protesta, che invita alla riflessione e all’azione concreta per un cambiamento positivo.