Studenti Universitari Italiani: L’impatto del Lavoro sul Percorso Accademico e sulla Salute Mentale

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Studenti Universitari Italiani: L'impatto del Lavoro sul Percorso Accademico e sulla Salute Mentale - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 30 Aprile 2024 by Luisa Pizzardi

Introduzione:

Un’indagine recente condotta dall’Unione degli Universitari, dalla Cgil e dalla Fondazione Di Vittorio, ha rivelato una realtà preoccupante riguardo agli studenti lavoratori nelle università italiane. Circa 365.000 studenti si trovano costretti a lavorare per sostenere i costi dello studio, guadagnare indipendenza dalla famiglia e far fronte alla mancanza di supporto economico. Questo articolo esplora le ragioni dietro questa tendenza, le condizioni di lavoro precarie che gli studenti affrontano e l’impatto negativo che questo ha sulla loro salute mentale e sul loro percorso accademico.

1. Studenti Lavoratori: Una Realtà Necessaria Piuttosto che una Scelta

Il 90% degli studenti lavoratori lo fa per mettere soldi da parte, l’88% per essere indipendenti dalle famiglie, l’83% per sostenere i costi dello studio e l’82% per provvedere a se stessi in carenza di un supporto economico e familiare. Questi dati sottolineano come il lavoro non sia una scelta libera, ma piuttosto una necessità dettata dalle difficoltà economiche e dalle carenze del diritto allo studio.

Sottotitolo: ‘impatto sul Percorso Accademico

Questa condizione di lavoro e studio contemporaneo ha un impatto significativo sul percorso accademico degli studenti. Il 65% degli studenti lavoratori ha difficoltà a socializzare, il 61% ha difficoltà a partecipare alle lezioni, il 56% a sostenere regolarmente gli esami, il 54% a studiare e prepararsi. Non sorprende quindi che metà degli studenti lavoratori pensi di finire fuori corso.

2. Condizioni di Lavoro Precarie e l’Impatto sulla Salute Mentale

Le condizioni di lavoro precarie che gli studenti affrontano hanno un impatto negativo sulla loro salute mentale. Il 78% dei rispondenti lamenta stress, il 64% ansia, il 34% insonnia. Inoltre, il 20% del campione ha sofferto di depressione, il 13% di disturbi alimentari e il 4% di abuso di sostanze.

Sottotitolo: La Necessità di un Intervento Politico

Gli esponenti politici presenti alla presentazione dei risultati dell’indagine hanno sottolineato la necessità di un intervento a tutto tondo per affrontare questa situazione. Elisabetta Piccolotti ha proposto di garantire la gratuità dal nido all’università attraverso una riforma del fisco progressiva anche sui patrimoni. Francesco Verducci ha sottolineato la necessità di un lavoro comune delle forze politiche per un intervento strutturale a sostegno del diritto allo studio in Italia.

3. ‘Iniziativa della Cgil per un Lavoro Sicuro e Dignitoso

La segretaria Cgil Lara Ghiglione ha ricordato che il sindacato ha promosso una campagna referendaria in corso affinché il lavoro sia accompagnato da sicurezza, salario giusto e dignità. Questa iniziativa mira a garantire che gli studenti lavoratori non siano sfruttati e abbiano le stesse opportunità di successo accademico dei loro coetanei che non lavorano.

Questo articolo esplora la realtà degli studenti lavoratori nelle università italiane, evidenziando le difficoltà che affrontano e la necessità di un intervento politico e sindacale per garantire il loro diritto allo studio e un lavoro sicuro e dignitoso.

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