Studio No-Cut: una rivoluzione nella cura del carcinoma del retto localmente avanzato

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Studio No-Cut: una rivoluzione nella cura del carcinoma del retto localmente avanzato - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 16 Settembre 2024 by Giordana Bellante

I recenti sviluppi nella cura del carcinoma del retto medio-basso hanno mostrato che un paziente su quattro può raggiungere una remissione completa senza la necessità di intervento chirurgico. Questi risultati, presentati al Congresso Esmo 2024 a Barcellona, sono frutto di una ricerca innovativa condotta dall’Ospedale Niguarda di Milano e potrebbero cambiare drasticamente il modo in cui i tumori rettali vengono trattati.

Il contesto della ricerca

Fino a pochi anni fa, i pazienti con carcinoma del retto medio-basso localmente avanzato affrontavano una consueta procedura che includeva chemio-radioterapia seguita da chirurgia e chemioterapia adiuvante. Questa impostazione tradizionale, sebbene efficace, implicava rischi significativi e spesso comportava interventi invasivi, come la colostomia, con conseguenti gravi impatti sulla qualità della vita. Lo studio No-Cut si distingue per il suo approccio scientifico che mira a preservare l’integrità del retto e migliorare il benessere dei pazienti, sfidando le pratiche comunemente accettate.

Conducendo azioni di ricerca tra il 2018 e il 2024, i ricercatori di quattro istituzioni italiane – Ospedale Niguarda, Istituto europeo di oncologia, Istituto oncologico veneto e Ospedale Papa Giovanni XXIII – hanno indagato un protocollo che combina terapie farmacologiche e radioterapiche mirate, evitando pertanto il ricorso alla chirurgia nella maggior parte dei casi. Sotto la direzione dell’oncologo Alessio Amatu, sono stati analizzati i dati genomici e trascrittomici per valutare l’efficacia di questo approccio.

Metodologia dello studio

Il protocollo dello studio No-Cut ha previsto una metodologia rigorosa e articolata. Inizialmente, ai pazienti è stata somministrata una terapia intensiva di chemioterapia, seguita da radioterapia per potenziare l’efficacia del trattamento. Al termine di questa fase, i pazienti sono stati sottoposti a valutazioni cliniche strumentali, tra cui esami rettali e risonanze magnetiche. Se veniva evidenziata una remissione clinica completa, era possibile evitare l’intervento chirurgico.

Questo approccio ha portato a risultati sorprendenti: su un campione di 180 pazienti monitorati, un impressionante 25% ha raggiunto una remissione clinica completa, mantenendola nel tempo. La capacità di evitare la chirurgia ha non solo migliorato i risultati clinici, ma anche la qualità della vita dei pazienti, evitando le limitazioni che un intervento chirurgico comporta.

Progressi e biomarcatori

All’interno dello studio No-Cut, i ricercatori hanno anche analizzato vari biomarcatori multiomici, con l’intento di identificare preventivamente quali pazienti potessero beneficiare del trattamento non chirurgico. Questi biomarcatori comprendono caratteristiche radiologiche e patologiche, ed elementi genetici come il DNA e l’RNA tumorale. Analizzando questi fattori, il team di ricerca spera di sviluppare linee guida più precise per segmentare i pazienti in base alla loro probabilità di rispondere positivamente alle terapie non invasive.

Salvatore Siena, direttore dell’Oncologia all’Ospedale Niguarda e principale investigatore del progetto, ha enfatizzato l’importanza di questi risultati. “La sopravvivenza a 30 mesi dei pazienti è stata del 97%, con un altro dato incoraggiante che indica una notevole riduzione dei tassi di metastasi.” Questi numeri rappresentano un successo sia clinico che per la qualità della vita, promettendo un futuro meno invasivo per i pazienti affetti da carcinoma del retto.

Finanziamento e impatti futuri

Lo studio No-Cut ha ricevuto finanziamenti da diverse istituzioni tra cui la Fondazione Airc Ets, la Fondazione Oncologia Niguarda Ets e il Fondo Divisionale della Struttura complessa Oncologia Falck di Niguarda. Questi sostegni non solo garantiscono la continuità della ricerca, ma pongono anche l’ospedale milanese come leader nell’innovazione terapeutica nel campo dell’oncologia.

Con risultati promettenti e una nuova visione nella gestione del carcinoma del retto localmente avanzato, lo studio No-Cut potrebbe aprire la strada a una più ampia accettazione di approcci non chirurgici nel trattamento di questa malattia. La determinazione del team di ricerca e i progressi scientifici raggiunti potrebbero rivoluzionare il panorama oncologico, offrendo ai pazienti, società e medici nuove opportunità di gestione della malattia.

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