Successo di pubblico per la quinta edizione di Roma Baccalà a Parco Schuster: un connubio di tradizione e innovazione

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Successo di pubblico per la quinta edizione di Roma Baccalà a Parco Schuster: un connubio di tradizione e innovazione - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 11 Settembre 2024 by Redazione

L’evento Roma Baccalà, giunto alla sua quinta edizione, ha nuovamente catturato l’attenzione del pubblico, confermandosi come manifestazione di grande richiamo per gli amanti della gastronomia. Questa edizione, tenutasi nella suggestiva cornice di Parco Schuster, ha segnato un percorso di scoperta e valorizzazione tra la cultura culinaria italiana e quella norvegese, una fusione che è stata affermata anche grazie alla presenza di esperti di Seafood from Norway e alla collaborazione con la Reale Ambasciata di Norvegia a Roma.

Un evento che unisce culture e sapori

L’importanza del baccalà nella tradizione culinaria

Nella tradizione gastronomica italiana, il baccalà occupa un posto di primaria importanza grazie alla sua versatilità e al suo sapore distintivo. Questo pesce, derivante dalla lavorazione del merluzzo, è apprezzato in diverse regioni d’Italia, dove viene preparato in molteplici modi. La sua produzione norvegese, che vanta oltre 300 anni di storia, continua a rappresentare un collegamento significativo tra le due culture culinarie. La kermesse, diretta artisticamente da Francesca Rocchi, è stata una vetrina perfetta per dimostrare la varietà di preparazioni che il baccalà consente, dal piatto tradizionale a ricette più moderne e innovative.

La ricetta protagonista dell’evento

Il culmine della manifestazione è stato rappresentato da un piatto esclusivo presentato da Aleksander Strand, chef dell’Ambasciata norvegese in Italia: un delizioso baccalà norvegese abbinato a ingredienti freschi come piselli e olio extravergine di oliva. Questa pietanza ha incarnato perfettamente il legame tra i sapori della Norvegia e quelli della tradizione romana, mettendo in risalto non solo il gusto intenso del baccalà, ma anche le sue qualità nutritive. La combinazione di ingredienti freschi ha non solo esaltato il piatto, ma ha anche testimoniato la versatilità di questo ingrediente, capace di adattarsi facilmente a tutte le cucine.

La lavorazione tradizionale del baccalà

Un processo antico ma attuale

La produzione del baccalà norvegese resta ancorata a metodi di lavorazione storici, pur con un occhio alla modernizzazione. Il processo inizia con l’apertura del merluzzo a farfalla, seguito da una salatura che può durare da 2 a 5 settimane. Successivamente, il pesce viene essiccato per 2-3 giorni in tunnel di essiccazione, dove l’umidità viene mantenuta tra il 47% e il 52%. Questa fase è cruciale per sviluppare le caratteristiche distintive del baccalà: i nutrienti si concentrano, offrendo un prodotto ricco di proteine, vitamine e minerali, che mantiene la sua popolarità anche tra i palati italiani.

Il baccalà nelle tavole italiane

Le regioni italiane maggiormente interessate dal consumo di baccalà sono numerose, tra cui Veneto, Lombardia, Toscana, Lazio, Calabria e Sicilia. La varietà di preparazioni regionali rende il baccalà un vero e proprio tesoro culinario, in grado di adattarsi a tradizioni e gusti locali. Che sia cucinato in umido, alla griglia, fritto o come ingrediente principale di piatti complessi, il baccalà resta un alimento che riesce a unire generazioni e culture diverse.

Le parole del direttore italiano del Norwegian Seafood Council

La soddisfazione per la riuscita dell’evento

Tom-Jørgen Gangsø, Direttore Italia del Norwegian Seafood Council, ha espresso la sua soddisfazione per la partecipazione a Roma Baccalà 2024: “Siamo molto felici di aver partecipato anche quest’anno, in una nuova location unica e suggestiva. Abbiamo potuto condividere con gli ospiti la ricchezza della nostra tradizione culinaria.” Le sue parole mettono in luce non solo la qualità del prodotto, ma anche il profondo legame tra Norvegia e Italia, fondato su interessi commerciali e scambi culturali che si rafforzano nel tempo.

Il futuro del baccalà in Italia

Gangsø ha inoltre sottolineato come il baccalà norvegese sia ancora oggi uno dei pesci maggiormente consumati in Italia. La sua versatilità in cucina e le incredibili proprietà nutritive lo rendono protagonista di ricette sia tradizionali che contemporanee. Il successo di Roma Baccalà convalida questa affermazione, rafforzando un’apprezzata collaborazione che continua a crescere, segnando il futuro consumativo del baccalà in Italia e non solo.

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