Il corteo transfemminista a Roma: chi sono i partecipanti e gli obiettivi
Il corteo transfemminista che ha attraversato le strade di Roma nella giornata di oggi è stato organizzato da una serie di realtà giovanili che si battono per i diritti delle donne e della comunità LGBTQ+. Tra queste, ci sono Aracne, un collettivo femminista che si occupa di promuovere la cultura e la ricerca di genere, Zaum, un’associazione che si dedica all’organizzazione di eventi culturali e artistici, e il Coordinamento Collettivi Sapienza, una rete di associazioni e collettivi studenteschi che operano all’interno dell’Università La Sapienza di Roma.
Oltre a queste realtà, al corteo hanno partecipato anche molte altre persone appartenenti alla comunità trasfemminista, un movimento che si batte per i diritti delle persone transessuali e per la lotta contro la discriminazione di genere.
Gli obiettivi del corteo erano chiari fin dall’inizio: i manifestanti volevano arrivare all’Auditorium, dove sono in corso gli Stati generali della natalità, per portare la propria rabbia e le proprie istanze all’attenzione dei partecipanti all’evento. Tuttavia, questa intenzione non è stata ben accolta dalle forze dell’ordine, che hanno cercato di bloccare il corteo per impedire che raggiungesse la sua destinazione.
La tensione tra manifestanti e polizia: la carica e il blocco del corteo
Durante il corteo, si è verificato un momento di tensione tra i manifestanti e la polizia. Secondo quanto riportato sui social dai partecipanti al corteo, la polizia avrebbe caricato contro di loro per impedire che raggiungessero l’Auditorium.
“È stato caricato il corteo transfemminista che ha provato a portare la propria rabbia all’Auditorium“, hanno scritto i manifestanti sui social, accusando la polizia di aver usato la forza per impedire loro di esprimere le proprie istanze.
Tuttavia, non è chiaro come siano andati esattamente i fatti e se effettivamente la polizia abbia usato la forza in modo eccessivo.
Dopo la carica, il corteo è stato bloccato dalle forze dell’ordine, che hanno impedito ai manifestanti di raggiungere l’Auditorium. manifestanti sono rimasti fermi per diverse ore, scandendo slogan e cantando canzoni di protesta, ma alla fine hanno dovuto arrendersi e disperdersi.
La tensione tra manifestanti e polizia a Roma durante il corteo transfemminista è solo l’ultimo episodio di una serie di proteste che si stanno verificando in Italia e in tutto il mondo per la lotta contro la discriminazione di genere e per i diritti delle persone LGBTQ+. Una lotta che richiede ancora molta strada da fare, ma che vede sempre più persone unite e determinate a raggiungere il proprio obiettivo.
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