Tensioni crescenti nella coalizione di centrodestra: Forza Italia rivendica più spazio in Lazio

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Tensioni crescenti nella coalizione di centrodestra: Forza Italia rivendica più spazio in Lazio - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 13 Settembre 2024 by Luisa Pizzardi

L’autunno porta con sé nuove tensioni all’interno della coalizione di centrodestra che governa la REGIONE LAZIO. Forza Italia, guidata a livello nazionale da Antonio Tajani e rappresentata nel Lazio dal senatore Claudio Fazzone, reclama una maggiore visibilità e un ruolo più significativo all’interno dell’assetto governativo. Questa crisi di rappresentanza si manifesta già nelle difficoltà nel convocare la prima seduta del consiglio regionale di settembre, un segno che evidenzia lo scontro interno tra i partiti della coalizione.

Le dinamiche interne della coalizione

Le recenti riunioni dei capigruppo, in particolare quella del 12 settembre, hanno rimarcato l’assenza di progressi rilevanti. I rappresentanti di Forza Italia sembrano frustrati dalle continui inconcludenti discussioni, aggravate da un presunto “giallo” sul coinvolgimento di Giorgio Simeoni. La situazione è complessa e alimenta la speculazione intorno alla gestione della coalizione. All’inizio del 2023, Forza Italia contava su tre consiglieri regionali, ma nel corso dei mesi il numero è salito a sette, grazie all’ingresso di nuovi membri provenienti da partiti diversi, quali il Movimento 5 Stelle e la Lega.

Nonostante il numero crescente di consiglieri, Forza Italia si trova a fare i conti con una rappresentanza ministeriale ancora limitata, che si traduce in sole due posizioni assessorili: Giuseppe Schiboni e Luisa Regimenti. Questa situazione viene percepita come inadeguata rispetto al numero di rappresentanti politico del partito all’interno del consiglio regionale. In confronto, la LEGA, pur avendo visto un calo nei propri eletti, riesce a mantenere due assessori.

Frustrazione verso la legislazione di Fratelli d’Italia

La tensione, però, non si ferma solo alla LEGA. Fratelli d’Italia appare come un altro ostacolo al percorso di affermazione di Forza Italia nella giunta regionale. La percezione di un monopolio da parte di Fratelli d’Italia sul tavolo della rappresentanza istituzionale è sempre più forte tra gli esponenti di Forza Italia. L’amministrazione di Francesco Rocca è oggetto di critiche e viene vista come progressivamente meno neutrale, specie con la presenza di Roberta Angelilli e Antonello Aurigemma, che occupano rispettivamente la vicepresidenza e la presidenza del consiglio regionale.

Per Forza Italia, la situazione attuale è chiaramente sproporzionata, dato che il proprio numero di consiglieri ha superato quello di altri membri della coalizione, eppure non riesce a ottenere una distribuzione equa delle cariche. Fazzone ha deciso di affrontare il problema a viso aperto, proponendo di ottenere una rappresentanza maggiore all’interno della giunta.

Le richieste di Forza Italia: nuove cariche e revisione delle posizioni

Le richieste formulate da Forza Italia si concentrano intorno all’ottenimento di un nuovo assessorato oppure alla revisione delle attuali cariche, con un potenziale spostamento di un assessorato dalla LEGA a Forza Italia. Un’opzione discussa è la possibilità di vedere Pino Cangemi alla presidenza del consiglio regionale o addirittura nella vicepresidenza della giunta. Tuttavia, qualsiasi cambiamento avrebbe come inevitabile conseguenza una ridistribuzione anche all’interno di Fratelli d’Italia, con nomi come Elena Palazzo, attuale assessore al Turismo, Sport e Ambiente, che potrebbero trovarsi a dover fare spazio.

In questo contesto, la palla passa ora a Francesco Rocca, il quale sta cercando di gestire le richieste di Forza Italia senza compromettere l’unità della coalizione. Fazzone e i suoi seguaci stanno aspettando una risposta concreta. Se non giungesse, potrebbe verificarsi una rottura significativa all’interno della giunta, con la possibile uscita dei due assessori di Forza Italia.

Uno stallo politico che blocca l’operatività del consiglio regionale

Nel frattempo, la situazione all’interno del consiglio regionale appare bloccata. Le opposizioni, comprendenti Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, ALLEANZA VERDE E SINISTRA, Polo Progressista, Azione e Italia Viva, continuano a denunciare il paralizzante stallo prodotto dalle divisioni interne alla maggioranza di centrodestra. Queste forze politiche avvertono che la mancanza di incontri e deliberazioni sta ostacolando l’operatività politica e amministrativa necessaria per affrontare le urgenze della REGIONE.

La dichiarazione delle opposizioni evidenzia come il consiglio regionale non si riunirà nelle prossime settimane e denuncia le divisioni interne come “irrisolvibili”. Questo scenario paradossale è motivo di preoccupazione per il futuro della REGIONE LAZIO e per la governance in un periodo in cui le esigenze di intervento e decisione da parte delle autorità locali sono particolarmente pressanti. La rottura della coalizione di centrodestra appare più che mai un tema centrale nel dibattito politico laziale.

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