Tentativo di introduzione di telefoni cellulari nel carcere di Sulmona tramite drone: due uomini denunciati

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Tentativo di introduzione di telefoni cellulari nel carcere di Sulmona tramite drone: due uomini denunciati - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 25 Aprile 2024 by Giordana Bellante

Introduzione:
Carabinieri della Compagnia di Sulmona hanno denunciato due uomini, di 25 e 60 anni, per aver tentato di introdurre telefoni cellulari all’interno del carcere della città peligna tramite un drone. militari hanno sorpreso i due nelle vicinanze dell’istituto penitenziario, in possesso di un microtelefono cellulare completo di powerbank per la ricarica, legati insieme con del filo di nylon e un moschettone. Il materiale, si ritiene, fosse destinato a un detenuto.

Il tentativo di introduzione:
*’intervento dei Carabinieri *della Compagnia di Sulmona ha sventato il tentativo di introduzione di telefoni cellulari nel carcere della città peligna. militari, infatti, hanno sorpreso i due uomini nelle vicinanze dell’istituto penitenziario, mentre si apprestavano a far decollare il drone.

Il fenomeno dell’introduzione di oggetti proibiti in carcere:
‘introduzione di oggetti proibiti in carcere è un fenomeno sempre più diffuso, che coinvolge non solo i detenuti, ma anche le persone che dall’esterno cercano di eludere i controlli per far giungere loro ciò di cui hanno bisogno. Oltre ai telefoni cellulari, tra gli oggetti più richiesti ci sono droga, alcolici, coltelli e altri strumenti pericolosi.

‘uso di droni per introdurre questi oggetti all’interno delle carceri rappresenta una sfida sempre più grande per le forze dell’ordine, che devono adottare nuove strategie e tecnologie per contrastare questo fenomeno. Tra le misure adottate, ci sono l’installazione di sistemi di rilevamento dei droni, l’aumento dei controlli alle persone e ai veicoli in entrata e in uscita dal carcere, e la collaborazione con le agenzie di sicurezza privata.

Il contrasto all’introduzione di oggetti proibiti in carcere è una priorità per garantire la sicurezza dei detenuti e del personale penitenziario, nonché per prevenire eventuali attività criminali che potrebbero essere favorite dal possesso di questi oggetti. ‘impegno delle forze dell’ordine e della magistratura deve essere costante e mirato, al fine di prevenire e reprimere questo fenomeno.

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