Terapie mirate efficaci per neoplasia rara delle vie biliari, ma necessari test

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Terapie mirate efficaci per neoplasia rara delle vie biliari, ma necessari test - avvisatore.it

Ultimo aggiornamento il 19 Dicembre 2023 by Redazione

Nuovi trattamenti per i tumori delle vie biliari: l’immunoterapia e le terapie a bersaglio molecolare

Ogni anno in Italia si registrano 5.400 nuovi casi di tumori delle vie biliari, un gruppo di neoplasie rare ma in crescita. Fino a 3 anni fa, la chemioterapia era l’unica opzione di trattamento disponibile per questa diagnosi. Tuttavia, oggi gli specialisti possono contare su nuovi trattamenti che offrono speranza ai pazienti. Durante un media tutorial online organizzato da AstraZeneca, è emerso che l’immunoterapia e le terapie a bersaglio molecolare possono “raddoppiare la sopravvivenza”, ma è necessario effettuare test Ngs per individuare le cure mirate.

Secondo la dottoressa Lorenza Rimassa, professore associato di Oncologia Medica presso Humanitas University e Irccs Humanitas Research Hospital di Rozzano (Milano), i tumori delle vie biliari si sviluppano nelle cellule che compongono i dotti biliari che collegano il fegato all’intestino. Ci sono diversi fattori di rischio noti, tra cui alcune patologie croniche delle vie biliari e stili di vita scorretti come il consumo eccessivo di alcol, il fumo di sigaretta e soprattutto l’obesità e la sindrome metabolica. La diagnosi di questa malattia non è facile poiché spesso i pazienti non presentano sintomi evidenti. Inoltre, nel 25% dei casi, la scoperta avviene in modo casuale e spesso si interviene su un cancro già in fase avanzata. Nonostante le percentuali di sopravvivenza siano ancora basse, la ricerca medico-scientifica ha fatto progressi significativi nel corso degli anni.

Uno dei farmaci più recenti approvati nell’Unione europea è l’anticorpo monoclonale durvalumab, che viene utilizzato in combinazione con la chemioterapia. Secondo la dottoressa Rimassa, l’approvazione a livello europeo si basa sui dati dello studio internazionale Topaz 1. I pazienti trattati con durvalumab hanno raddoppiato la sopravvivenza a 2 anni rispetto al placebo. Recentemente, è stata pubblicata una ricerca indipendente su 145 pazienti reclutati in 17 diversi centri oncologici italiani che ha confermato l’efficacia e la sicurezza della combinazione di chemioterapia e immunoterapia rispetto alla sola chemioterapia. Inoltre, la combinazione è stata ben tollerata e si sono verificati pochi eventi avversi gravi.

Durante il tutorial online, è stato anche discusso il tema dell’oncologia di precisione e l’utilizzo della tecnologia Ngs (Next-Generation Sequencing). Secondo la dottoressa Rimassa, i test Ngs sono esami estremamente precisi che valutano contemporaneamente le alterazioni molecolari di una neoplasia. Questi test possono aiutare a selezionare le terapie più efficaci in base alle caratteristiche molecolari specifiche di ogni paziente. La dottoressa sottolinea l’importanza di effettuare i test Ngs per tutti i pazienti candidati a terapia medica, poiché fino al 44% di loro presenta alterazioni molecolari. Questi esami consentono una corretta profilazione molecolare e una prescrizione più appropriata delle terapie.

In conclusione, i tumori delle vie biliari rappresentano una sfida clinica, ma grazie ai nuovi trattamenti come l’immunoterapia e le terapie a bersaglio molecolare, la sopravvivenza dei pazienti può essere significativamente migliorata. Tuttavia, è fondamentale effettuare test Ngs per identificare le cure mirate e garantire una corretta profilazione molecolare. La ricerca medico-scientifica continua a fare progressi nella lotta contro questa malattia, offrendo speranza a coloro che ne sono affetti.

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