The Girl with the Needle: Il True Crime Nordico che Stupisce Cannes e Rivela la Storia della Serial Killer Dagmar Overbye

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The Girl with the Needle: Il True Crime Nordico che Stupisce Cannes e Rivela la Storia della Serial Killer Dagmar Overbye - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 16 Maggio 2024 by Luisa Pizzardi

Il regista svedese Magnus von Horn ha presentato il suo terzo lungometraggio, The Girl with the Needle, al Festival di Cannes 2024, suscitando grande interesse sia da parte del pubblico che della critica. Il film è descritto come una “fiaba per adulti” che mescola diversi generi per raccontare una storia agghiacciante e ben nota in patria: quella della serial killer Dagmar Overbye.

Parte 1: The Girl with the Needle – Un Racconto Agghiacciante e Multiforme

Titolo: Un’Operaia Tessile nella Morsa della Disperazione

Sotto-titolo: Karoline e l’Incontro con la “Creatrice di Angeli”

The Girl with the Needle, diretto da Magnus von Horn e scritto in collaborazione con Line Langebek, ci porta nella Copenaghen del primo dopoguerra, dove seguiamo le vicende di Karoline , un’operaia tessile che, con il marito disperso al fronte, si ritrova incinta e respinta dal padrone della fabbrica in cui lavora.

Titolo: Una Realtà da Incubo

*Sotto-titolo: Il Ritorno del Marito e la Natura Diabolica di Dagmar *

Spinta dalla disperazione più nera, Karoline si rivolge a Dagmar , una donna che gestisce una rete di adozioni clandestine e che le promette di aiutarla a trovare una famiglia ricca dove far crescere il bambino. Tuttavia, la situazione di Karoline si complica ulteriormente con il ritorno del marito, sfregiato al volto sul campo di battaglia, e la scoperta della vera natura di Dagmar, che la introduce all’abuso di droghe.

Parte 2: La Storia Vera di *Dagmar Overbye – Una “Custode” di Bambini dal Passato Tormentato*

Titolo: Gli Omicidi di *Dagmar Overbye

Sotto-titolo: Tra il 1913 e il 1920, una Serie di Atroci Delitti

La sceneggiatura di The Girl with the Needle si ispira a un fatto di cronaca reale: gli omicidi di Dagmar Overbye, una serial killer che uccise tra i 9 e i 25 bambini nati al di fuori del matrimonio nel periodo compreso tra il 1913 e il 1920. Overbye si presentava come una figura di supporto per le donne povere che si trovavano ad affrontare gravidanze indesiderate, ma la realtà era ben diversa: strangolava, annegava o bruciava i piccoli in una stufa in muratura, per poi occultare i loro corpi.

Titolo: Un Processo Storico e una Legge che Cambia

Sotto-titolo: La Condanna a Morte di Dagmar e l’Eredità della sua Vicenda

Il 3 marzo 1921, Dagmar Overbye fu condannata a morte per 9 omicidi in uno dei processi più famosi della storia danese. La pena venne successivamente commutata in ergastolo, ma il caso portò a un cambiamento nella legislazione sull’assistenza all’infanzia. Dagmar morì in carcere il 6 maggio 1929, all’età di 42 anni, lasciando dietro di sé una vicenda oscura e controversa, i cui echi si possono ancora percepire oggi. Al Politimuseet di Copenhagen, infatti, sono conservate tracce di questa storia, e perfino un podcast è stato dedicato alla figura di Dagmar Overbye.

Nelle sue note di regia, Magnus von Horn descrive gli omicidi di Dagmar Overbye come “un trauma nazionale che riecheggia nel tempo e che ancora oggi ci ricorda cosa significa chiudere un occhio sugli orrori della società”. Attraverso The Girl with the Needle, il regista svedese ci invita a non dimenticare e a riflettere sulle conseguenze delle nostre azioni e della nostra indifferenza.

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