Thiago Motta ricorda il sostegno di De Rossi: il duro attacco alle critiche nel 2016 - Occhioche.it
La storia tra Thiago Motta e Daniele De Rossi è una testimonianza di rispetto e lealtà all’interno del mondo del calcio italiano. Otto anni dopo, la memoria di Motta si riaccende con vivide immagini di un momento chiave in cui De Rossi si schierò al suo fianco contro le polemiche. Questo articolo esplora le parole di De Rossi sul numero 10 della Nazionale e il significato di quei momenti, soprattutto alla vigilia dell’attesissimo incontro tra Juventus e Roma.
Nel 2016, il mondo del calcio italiano fu scosso dalle dichiarazioni riguardanti la maglia numero 10, indossata da Thiago Motta durante il Campionato Europeo in Francia. Molti si sono interrogati sull’assegnazione di tale numero, considerandola una scelta inopportuna. Infatti, il peso di questa maglia in un contesto calcistico è immenso, soprattutto in Italia, dove ha appartenuto a leggende come Totti, Baggio e Del Piero.
La difesa di Motta da parte di De Rossi non fu solo un gesto di amicizia, ma un attacco diretto ai detrattori. “Chi si diverte sul web a ridicolizzare Thiago”, affermò De Rossi durante una conferenza stampa, “venga a fare due palleggi con lui, poi si sciacqui la bocca.” Le sue parole colpirono, sottolineando il curriculum del compagno. Con una carriera costellata di successi a livello internazionale, Motta si è saputo fare spazio anche in una Nazionale molto competitiva.
De Rossi continuò, facendo notare che sebbene Motta non potesse essere paragonato a giocatori del calibro di Totti o Baggio, la maglia numero 10 rappresentava un’opportunità per ogni calciatore di esprimere se stesso. Sottolineò quindi che i numeri di maglia rivestono un’importanza soprattutto nella gioventù, ma a livello adulto dovrebbero rappresentare un simbolo di squadra e una scelta consapevole piuttosto che una mera preferenza personale.
Questo tipo di dichiarazione dimostra il coraggio e la franchezza del capitano della Roma, un giocatore che ha sempre detto cosa pensasse, a prescindere dall’opinione pubblica. E, come affermato dal diretto interessato, “Thiago ha accettato la maglia non perché fosse il suo sogno, ma perché è uno che non crea mai problemi”, un’affermazione che racchiude e enfatizza il valore e il carattere dell’ex centrocampista della Nazionale.
A pochi giorni dall’incontro tra Juventus e Roma, l’allenatore del Torino, Thiago Motta, ha espresso il suo rispetto per la squadra del suo ex compagno Daniele De Rossi. Motta ha descritto la Roma come “una squadra forte”, rimarcando l’importanza di ogni partita, specialmente all’inizio della stagione. Con solo tre giornate di campionato alle spalle, è fondamentale non sottovalutare l’avversario, nonostante la stagione sia ancora nelle sue fasi iniziali.
Motta ha poi riflettuto sul suo ruolo da allenatore del Torino, un club con una storia ricca e affascinante. Allo stesso modo, ha riconosciuto il privilegio di allenare un club prestigioso e l’orgoglio di De Rossi, il quale allena la sua squadra del cuore, la Roma. Questo legame emotivo traspare nel modo in cui entrambi i calciatori hanno vissuto e affrontato le proprie carriere, ricche di sfide e di successi, ma sempre con il rispetto per la maglia indossata.
Queste interazioni e questo rapporto tra Motta e De Rossi non sono solo un capitolo di storia calcistica, ma un esempio di come la fraterna solidarietà possa prevalere anche in un ambiente competitivo e complesso come il calcio professionistico. I loro percorsi, sebbene distinti, si sono intrecciati e continueranno a brillare nel panorama del calcio italiano.
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