Torino avanza nella chirurgia: asportato un rene con tumore in un paziente operato da sveglia

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Torino avanza nella chirurgia: asportato un rene con tumore in un paziente operato da sveglia - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 14 Settembre 2024 by Luisa Pizzardi

Un’innovativa procedura chirurgica è avvenuta recentemente a Torino, segnando un’importante tappa nella medicina europea. Per la prima volta in Europa, un’équipe medica ha eseguito, con successo, l’asportazione di un rene affetto da un grosso tumore su una paziente operata in stato di coscienza. L’intervento, che ha visto l’impiego del robot chirurgico ‘da Vinci Single Port’, è stato effettuato presso la Clinica Urologica dell’ospedale Molinette, sotto la direzione del dottor Paolo Gontero. Questo caso eccezionale evidenzia il progresso della tecnologia chirurgica e l’abilità del personale medico nel far fronte a situazioni cliniche complicate.

Un caso clinico complesso

La storia della paziente e le sue difficoltà

La paziente, una donna di 76 anni, si trovava in condizioni critiche a causa di diverse comorbidità. A seguito di un esame diagnostico, le era stato riscontrato un tumore al rene destro di ben 8 centimetri. Le sue condizioni di salute erano ulteriormente complicate da una severa insufficienza respiratoria, che la costringeva a utilizzare una bombola di ossigeno e a sottoporsi a frequenti ricoveri ospedalieri. L’elevato indice di obesità della signora costituiva un altro elemento di rischio, rendendo la sedazione generale estremamente pericolosa. Per questo motivo, gli anestesisti avevano dichiarato la paziente inoperabile utilizzando le tecniche tradizionali.

Di fronte a tale situazione, le opzioni terapeutiche erano drasticamente limitate. L’unica possibilità di cura era rappresentata dall’asportazione radicale del rene, ma il rischio di complicanze a causa dell’anestesia generale era troppo elevato. Così, il team medico ha deciso di provare un’approccio meno invasivo, ricorrendo all’anestesia locoregionale, che avrebbe permesso alla paziente di rimanere vigile durante il delicato intervento.

La tecnologia alla guida dell’innovazione

L’intervento con il sistema robotico ‘da Vinci Single Port’

L’intervento è stato possibile grazie all’utilizzo del sistema robotico ‘da Vinci Single Port’, una tecnologia innovativa con un accesso unico di soli 2,5 centimetri, che ha permesso di ridurre al minimo l’invasività. Questo attrezzatura, acquisita grazie al supporto della Fondazione Crt, ha consentito al team medico di utilizzare strumenti miniaturizzati, evitando tagli più ampi e limitando il trauma all’addome della paziente.

Paolo Gontero, il chirurgo principale dell’operazione, ha sottolineato l’importanza della scelta di questa tecnologia robotica. Grazie alla finezza dei suoi strumenti, l’intervento è stato eseguito con grande precisione e rapidità. La possibilità di operare con un’unica incisione ha ridotto il dolore post-operatorio e ha velocizzato il processo di recupero della paziente.

Oltre all’équipe urologica, l’intervento ha richiesto un forte supporto da parte dell’équipe anestesiologica, che ha lavorato fianco a fianco con i chirurghi per garantire la massima sicurezza alla paziente. La perfetta sinergia tra le varie professionalità coinvolte rappresenta un esempio esemplare di collaborazione multidisciplinare.

Un risultato sorprendente

Dimissioni in tempi rapidi

A sole 72 ore dall’operazione, la paziente è stata dimessa in buone condizioni di salute. Grazie alla combinazione di innovazione tecnologica e competenza medica, questo intervento ha reso possibile la completa asportazione del tumore, un traguardo considerato impossibile solo pochi anni fa.

Il dottor Gontero ha espresso soddisfazione per il risultato ottenuto, evidenziando come questo tipo di approccio chirurgico segni una nuova era nella gestione delle patologie oncologiche complicate. L’efficacia del ‘da Vinci Single Port’ non si limita solo a questo caso, ma fa parte di un progetto di ricerca più ampio, volto a studiare possibili applicazioni multidisciplinari nella chirurgia oncologica, coordinato dal dottor Mario Morino.

Questa innovazione nel campo della chirurgia rappresenta un importante passo avanti per la cosiddetta “Città della Salute” di Torino, sottolineando le eccellenze locali nella sanità e l’impegno costante per il miglioramento delle tecniche mediche. Giovanni La Valle, direttore generale dell’Aou, ha espresso la propria gratitudine e riconoscimento per l’avanzamento raggiunto e per l’impatto positivo sulla vita dei pazienti.

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