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Torre in pericolo: la battaglia di una cittadina per la sicurezza a Torresina

In un’Italia dove la prevenzione spesso passa in secondo piano, la storia di Linda, residente di Torresina, rappresenta un esempio di come la determinazione e la responsabilità civica possano fare la differenza. Dopo mesi di ricerca di ascolto da parte delle autorità competenti, Linda è finalmente riuscita a far avviare i lavori di potatura e rimozione di alcuni pini pericolanti in via Artieri. Questo racconto mette in luce i complessi meccanismi burocratici e la necessità di interventi tempestivi per garantire la sicurezza delle persone.

La lunga lotta per la sicurezza

Un pericolo imminente

Da mesi, Linda viveva con la paura che gli alberi di via Artieri potessero cadere. Situati in prossimità delle abitazioni, questi pini, molti dei quali in evidente stato di deterioramento, rappresentavano un serio rischio per la sicurezza degli abitanti della zona. “Con i miei figli passavamo sotto questi alberi tante volte per andare a casa, a scuola, nei parchi ed avevamo sempre il terrore che venissero giù,” racconta Linda, descrivendo così l’ansia di ogni giorno. Non era solo una questione personale: l’intera comunità di Torresina era esposta a questo rischio, ma l’inefficienza burocratica sembrava rendere impossibile qualsiasi intervento.

Dalla burocrazia alle soluzioni

Linda ha contattato innumerevoli uffici e autorità, cercando aiuto per mettere in sicurezza l’area in cui vive. Ogni tentativo, però, si è rivelato un vero e proprio calvario. “Chiamavo tutti i giorni uffici giardino, costruttori, comune, municipio ma era uno scarica barile continuo,” spiega, evidenziando la frustrazione che ha accompagnato la sua battaglia. Solo dopo un’accurata indagine, che ha incluso una richiesta di accesso al catasto, è emerso che la responsabilità per la gestione dell’area spettava ai costruttori. Questo passaggio è stato cruciale, consentendo di accelerare le procedure per l’avvio dei lavori.

Il momento decisivo

L’inizio dei lavori

Finalmente, il 3 settembre, i lavori di potatura e rimozione sono iniziati. Linda ha descritto quel momento come una grande gioia, dopo aver lottato per così tanto tempo. “Ad oggi sono stati toccati soltanto alcuni, in totale sono una decina,” afferma soddisfatta, ma consapevole che ancora c’è molto lavoro da fare. La sensazione di avere finalmente il controllo sulla propria sicurezza e quella dei suoi figli riempie di orgoglio sia lei che l’intera comunità.

Il supporto della comunità

Il Comitato di Quartiere di Torresina ha manifestato il proprio sostegno nei confronti di Linda, riconoscendo il suo impegno per la sicurezza pubblica. “Finalmente dopo tante segnalazioni, sollecitazioni e denunce di pericolosità di caduta dei pini di via Garibaldi sono iniziati i lavori,” hanno comunicato. La gratitudine per la determinazione di Linda è palpabile, evidenziando come un’azione individuale possa innescare importanti cambiamenti a favore della collettività.

Un invito alla responsabilità collettiva

La voce della comunità

“È stata una battaglia per la sicurezza mia, dei miei figli ma anche per tutta la comunità,” afferma Linda, sottolineando l’importanza di non attendere che si verifichino tragedie per affrontare i problemi. Questo richiamo alla responsabilità collettiva è un messaggio che risuona forte e chiaro in un momento in cui è particolarmente necessario. La sua storia non è solo un fatto locale, ma un invito a tutti a vigilare sulla propria sicurezza e a non esitare a denunciare situazioni di rischio.

Rimozione dei pini: un passo necessario

I lavori di rimozione dei pini, svolti da operai incaricati dal Comune, rappresentano un intervento fondamentale per la sicurezza di Torresina. La volontà di una cittadina e il supporto della comunità dimostrano che è possibile ottenere risultati significativi attraverso la perseveranza. Con l’impegno di tutti, gli abitanti di Torresina possono ora sperare di vivere in una zona più sicura e protetta, dove la prevenzione non deve mai essere sottovalutata.

Luisa Pizzardi

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