Traffico illecito di rifiuti, furto aggravato e corruzione: 12 persone nei guai a Napoli, Avellino e Salerno

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Traffico illecito di rifiuti, furto aggravato e corruzione: 12 persone nei guai a Napoli, Avellino e Salerno - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 28 Maggio 2024 by Francesca Monti

Un’operazione dei carabinieri del Noe di Napoli sta portando all’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 12 persone, accusate a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata al traffico illecito di rifiuti, furto aggravato ai danni della Città Metropolitana di Napoli e corruzione.

‘indagine e le accuse

Sotto la lente d’ingrandimento degli inquirenti sono finiti fatti avvenuti nelle province di Napoli, Avellino e Salerno. Le indagini, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, hanno avuto una durata di circa sei mesi e hanno permesso di accertare l’esistenza di un’associazione dedita allo smaltimento illecito di rifiuti speciali.

‘associazione e lo smaltimento illecito di rifiuti

‘associazione, composta dalle 12 persone ora sotto accusa, avrebbe operato nel settore dello smaltimento di rifiuti speciali di provenienza industriale. In particolare, i militari hanno accertato che l’attività illecita avveniva presso l’impianto pubblico di Tufino.

Il furto aggravato ai danni della Città Metropolitana di Napoli

Le indagini hanno inoltre portato alla luce un furto aggravato ai danni della Città Metropolitana di Napoli. Non sono ancora chiari i dettagli di questo aspetto dell’inchiesta, ma sembra che l’associazione abbia tratto profitto illecito dalle attività di smaltimento dei rifiuti, sottraendo risorse alla collettività.

‘accusa di corruzione

Infine, tra le accuse mosse alle 12 persone c’è anche quella di corruzione. Anche in questo caso, non sono stati forniti dettagli sulle dinamiche e sui soggetti coinvolti, ma è certo che l’inchiesta ha portato alla luce episodi di corruzione legati all’attività di smaltimento illecito di rifiuti.

‘operazione dei carabinieri del Noe

‘operazione dei carabinieri del Noe di Napoli, che ha portato all’emissione dell’ordinanza di custodia cautelare, è stata il risultato di mesi di indagini accurate e approfondite. Gli investigatori hanno raccolto prove e documenti che hanno permesso di ricostruire l’attività illecita dell’associazione e di individuare i responsabili.

Le misure cautelari

Le 12 persone coinvolte nell’inchiesta sono ora sottoposte a misure cautelari. Non è ancora chiaro se si tratti di arresti domiciliari, obbligo di firma o carcere, ma è certo che l’ordinanza emessa dal giudice per le indagini preliminari su richiesta della Dda di Napoli ha posto fine, almeno per il momento, all’attività illecita dell’associazione.

‘inchiesta, che ha portato all’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 12 persone, è un altro importante passo avanti nella lotta contro il traffico illecito di rifiuti e la corruzione. Le autorità continuano a lavorare per garantire che simili attività illecite non possano più mettere a rischio la salute dei cittadini e l’ambiente.

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