Traffico illecito di rifiuti nel napoletano: smascherata associazione a delinquere - Occhioche.it
Un’indagine condotta dai carabinieri del Noe ha portato all’arresto di dodici persone nelle province di Napoli, Avellino, Benevento e Salerno. ‘accusa è di associazione per delinquere finalizzata al traffico illecito di rifiuti, furto aggravato ai danni della Città Metropolitana di Napoli e corruzione.
‘ordinanza cautelare e le indagini
‘ordinanza cautelare, emessa dal gip di Napoli su richiesta della Procura, fa riferimento a una serie di condotte illecite riscontrate dai militari durante circa sei mesi di accertamenti. ‘indagine, coordinata dal gruppo specializzato sul traffico di rifiuti della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, ha preso il via lo scorso gennaio grazie alle segnalazioni di anomalie da parte della Sapna, società interamente partecipata dalla città metropolitana di Napoli che gestisce il ciclo integrato dei rifiuti solidi urbani dell’area metropolitana del capoluogo campano.
Le attività illecite nell’impianto di Tufino
Attraverso intercettazioni di conversazioni, video riprese e pedinamenti, i carabinieri hanno scoperto che nell’impianto per la gestione dei rifiuti di Tufino venivano smaltite tipologie di rifiuti di provenienza industriale, estranee al ciclo di raccolta dei rifiuti urbani. Secondo gli inquirenti, a operare illecitamente era un’associazione a delinquere composta da diverse figure professionali.
membri dell’associazione a delinquere
Tra i membri dell’associazione a delinquere figurano gli amministratori di alcune aziende di rifiuti speciali delle province di Napoli e Salerno, autisti di automezzi adibiti alla raccolta di rifiuti urbani e alcuni dipendenti infedeli dell’impianto di Tufino. Queste figure avrebbero organizzato nei minimi dettagli un articolato “modus operandi” grazie al quale riuscivano a smaltire illecitamente rifiuti speciali, di provenienza industriale, nell’impianto pubblico, a spese dell’Ente pubblico.
Il ruolo dei dipendenti infedeli
dipendenti infedeli dell’impianto di Tufino avrebbero svolto un ruolo chiave nell’attività illecita. Essi avrebbero infatti consentito l’accesso all’impianto ai mezzi carichi di rifiuti speciali, bypassando i controlli e permettendo lo smaltimento illegale di questi rifiuti.
Il danno per l’Ente pubblico
Lo smaltimento illecito di rifiuti speciali nell’impianto pubblico ha causato un danno significativo per l’Ente pubblico. costi di smaltimento di questi rifiuti, infatti, sono stati sostenuti dalla Città Metropolitana di Napoli, nonostante i rifiuti non facessero parte del ciclo di raccolta dei rifiuti urbani.
Le accuse di furto e corruzione
Oltre all’accusa di associazione per delinquere finalizzata al traffico illecito di rifiuti, alcuni dei dodici arrestati dovranno rispondere anche di furto aggravato ai danni della Città Metropolitana di Napoli e di corruzione. ‘indagine, ancora in corso, potrebbe portare a nuovi sviluppi e a ulteriori arresti.
‘impegno delle forze dell’ordine
La tutela dell’ambiente e della salute pubblica
‘importanza della collaborazione tra istituzioni
La lotta al traffico illecito di rifiuti
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