Scene agghiaccianti sono state scoperte nell’ospedale al-Nasr nel nord della Striscia di Gaza, dove neonati morti sono stati trovati in stato di decomposizione nel reparto di terapia intensiva. Le immagini scioccanti, ottenute dalla Cnn, mostrano i corpi dei neonati ancora attaccati ai tubi che avrebbero dovuto tenerli in vita, con pannolini e biberon accanto ai letti. Il video è stato girato lo scorso 27 novembre da Mohamed Baalousha, giornalista di Gaza che lavora per il quotidiano Al Mashhad degli Emirati Arabi Uniti. Alcuni dei neonati ripresi sono poco più che scheletri, mentre su uno di essi si vedono mosche e vermi.
La zona settentrionale di Gaza è stata inaccessibile ai giornalisti per giorni a causa degli intensi combattimenti, ma il video ottenuto dalla Cnn è stato girato durante una tregua tra Israele e Hamas. Gli ospedali pediatrici Al-Nasr e Al-Rantisi, che fanno parte dello stesso complesso, sono stati coinvolti nei combattimenti fin dall’inizio di novembre. Il personale medico e sanitario di al-Nasr ha riferito di essere stato costretto ad evacuare in fretta lo scorso 10 novembre sotto la pressione dell’esercito israeliano. A causa di ciò, i medici hanno ammesso di aver dovuto abbandonare neonati in terapia intensiva perché non potevano trasferirli in sicurezza.
Un medico dell’ospedale di al-Nasr, che ha preferito rimanere anonimo, ha rivelato alla Cnn che due bambini, di due anni e nove mesi, erano morti poco prima dell’evacuazione. Tuttavia, tre bambini erano ancora vivi e collegati ai respiratori, uno dei quali aveva solo due mesi. Secondo il medico, molti dei bambini ricoverati in terapia intensiva soffrivano di malattie genetiche. In un video datato 9 novembre, il direttore sanitario degli ospedali pediatrici Al-Nasr e Al-Rantisi, il dottor Mustafa al-Kahlout, aveva dichiarato che l’ospedale Al-Nasr era stato colpito due volte, subendo molti danni.
Queste terribili immagini e testimonianze rivelano la drammatica situazione che si è verificata durante i combattimenti a Gaza. È fondamentale che vengano condotte indagini approfondite per stabilire le responsabilità e garantire che simili tragedie non si ripetano in futuro. La comunità internazionale deve fare tutto il possibile per proteggere i civili, in particolare i bambini, durante i conflitti armati.
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