Ultimo aggiornamento il 17 Giugno 2024 by Luisa Pizzardi
Questo pomeriggio sarà eseguita l’autopsia sul corpo di Maria Dolores Cannas, la donna di 57 anni brutalmente assassinata ieri dal proprio figlio all’interno di un’abitazione di via Monte Genis a Sinnai, nella Città metropolitana di Cagliari. ‘accusa per il giovane di 27 anni, Andrea Tidu, è di omicidio volontario, reato per il quale è attualmente detenuto nel carcere di Uta.
‘omicidio e l’arresto
Il Pubblico Ministero Enrico Lussu ha affidato l’incarico per gli accertamenti necroscopici al dottor Roberto Demontis, mentre i carabinieri della Compagnia di Quartu Sant’Elena, coordinati dal maggiore Michele Cerri, stanno lavorando instancabilmente per ricostruire i fatti e chiarire le motivazioni che hanno portato a questa tragica conclusione.
Il coltello da cucina con una lama di 20 centimetri, utilizzato per commettere l’omicidio, è stato sequestrato, così come gli indumenti sporchi di sangue che il 27enne indossava al momento del delitto. Durante l’interrogatorio di ieri, davanti al pm e ai carabinieri, Andrea Tidu, difeso dall’avvocato Roberto Zanda, ha preferito avvalersi della facoltà di non rispondere, non fornendo alcuna spiegazione riguardo alle ragioni della lite con la madre.
Un ragazzo tranquillo e senza precedenti
Parenti e conoscenti descrivono Andrea come un ragazzo tranquillo, senza precedenti penali e sconosciuto alle forze dell’ordine. Lavorava come giardiniere insieme al padre e le uniche discussioni con i familiari, da quanto si apprende, riguardavano l’uso dell’auto. Tuttavia, alcuni testimoni affermano che negli ultimi tempi il giovane appariva insofferente e nervoso. carabinieri stanno cercando di ricostruire ogni dettaglio della vicenda, compreso l’analisi del suo telefono cellulare, che è stato sequestrato.
Dopo la lite, Andrea si è allontanato da casa di poche centinaia di metri, rimanendo immobile sotto choc fino all’arrivo dei carabinieri. Nel frattempo, il padre si occupava di prestare soccorso alla moglie. Al loro arrivo a Sinnai, i sanitari del 118 e i carabinieri hanno trovato la donna ancora in vita, ma la coltellata alla schiena le aveva perforato un polmone, causandone il decesso per emorragia.
