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Tragedia migranti in Calabria: dispersi in mare dopo il ribaltamento di una barca a vela

Contesto: Una cinquantina di migranti sono dati per dispersi a seguito del ribaltamento di una barca a vela al largo della costa Calabria. Dodici superstiti, tra cui una donna incinta, sono stati tratti in salvo da un mercantile e trasferiti su un’unità della Guardia costiera, approdata successivamente a Roccella Ionica. In porto è giunto anche il cadavere di una donna, deceduta dopo essere finita in mare. Le ricerche dei dispersi sono attualmente in corso, senza alcun esito positivo finora.

Il ribaltamento della barca a vela e i soccorsi

Sottotitolo: ‘intervento del mercantile e il trasferimento dei superstiti a bordo della Guardia costiera

Una cinquantina di migranti risultano dispersi in mare dopo il ribaltamento di una barca a vela al largo della costa Calabria. ‘imbarcazione, sulla quale viaggiavano i migranti, si è ribaltata a circa cento miglia dalla costa. In soccorso dell’imbarcazione è giunto un mercantile, che ha tratto in salvo dodici superstiti, tra cui una donna incinta. Successivamente, i superstiti sono stati trasferiti su un’unità della Guardia costiera, approdata a Roccella Ionica.

In porto è giunto anche il cadavere di una donna, deceduta dopo essere finita in mare. Le ricerche dei dispersi, coordinati dalla Procura della Repubblica di Locri, sono attualmente in corso, ma finora non è stata recuperata nessuna delle persone disperse.

La partenza dalla Turchia e le indagini in corso

Sottotitolo: Le autorità italiane impegnate nelle ricerche e nell’attività investigativa

migranti che viaggiavano a bordo dell’imbarcazione erano partiti nei giorni scorsi da un porto della Turchia. ‘attività investigativa è attualmente coordinata dalla Procura della Repubblica di Locri, che sta indagando su quanto accaduto. Le ricerche dei dispersi sono ancora in corso, con l’impiego di mezzi navali e aerei da parte delle autorità italiane.

La tragedia si aggiunge ad una lunga serie di eventi simili, avvenuti negli ultimi anni nel Mediterraneo, che hanno visto la morte di migliaia di migranti in fuga da guerre, persecuzioni e povertà. La rotta del Mediterraneo centrale, che interessa le coste italiane e maltesi, è una delle più pericolose al mondo per i migranti, che spesso viaggiano su imbarcazioni inadeguate e sovraffollate.

Unione Europea *e i suoi Stati membri stanno cercando di affrontare la questione migratoria attraverso una serie di iniziative, tra cui il rafforzamento dei controlli alle frontiere esterne, la cooperazione con i paesi di transito e di origine e la creazione di canali legali e sicuri per l’ingresso in Europa. Tuttavia, la questione rimane complessa e richiede uno sforzo congiunto da parte di tutti i paesi coinvolti, per garantire la sicurezza e i diritti dei migranti in fuga da situazioni di pericolo.

Luisa Pizzardi

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