Ultimo aggiornamento il 12 Giugno 2024 by Luisa Pizzardi
Un giovane siriano di 26 anni, Mohamed Abdessalem, si trova al centro di un processo con rito abbreviato presso il Tribunale di Crotone, accusato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, naufragio colposo e morte come conseguenza del reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Il naufragio in questione è quello avvenuto il 26 febbraio 2023 davanti alla spiaggia di Steccato di Cutro, che ha causato la morte di 94 migranti, tra cui 35 minori, con un numero imprecisato di dispersi.
“Mi dispiace profondamente di non essere riuscito ad aiutare gli altri sulla barca, in particolare donne e bambini,” ha dichiarato Abdessalem al giudice per le udienze preliminari. “Spesso mi capita di pensare che quelle persone che hanno perso la vita potevano essere membri della mia famiglia.”
Abdessalem, arrestato nel dicembre 2023 nel carcere di Lecce nell’ambito dell’operazione ‘Astrolabio’ della Direzione Distrettuale Antimafia di Lecce, ha raccontato la sua storia e le ragioni della sua fuga dalla Siria verso la Turchia tra il 2015 e il 2016. Ha affermato di aver sempre rifiutato le offerte di guidare barche di migranti, ma dopo il terremoto in Turchia e Siria, ha cambiato idea. “Ho perso casa, lavoro e sicurezza,” ha spiegato. “Sono stato costretto ad accettare l’offerta di guidare la barca e intraprendere un altro viaggio.”
Il tragico racconto di Mohamed Abdessalem e il naufragio a Steccato di Cutro
Mohamed Abdessalem, il presunto scafista del caicco Summer Love, naufragato davanti alla spiaggia di Steccato di Cutro il 26 febbraio 2023, ha raccontato al giudice la sua drammatica esperienza. Dopo aver rifiutato per anni di guidare barche di migranti, Abdessalem ha ceduto alle pressioni dopo il terremoto che ha devastato la Turchia e la Siria.
“Ho perso tutto nel terremoto,” ha dichiarato Abdessalem. “Ho accettato l’offerta di guidare la barca per disperazione. Non avevo altra scelta.” Il viaggio, iniziato dalla Turchia il 20 febbraio 2023, si è presto trasformato in un incubo. Abdessalem si è trovato su una barca molto grande, che non aveva mai guidato prima. Dopo diverse ore, il motore si è fermato e si è rotto.
In preda al panico, Abdessalem ha contattato il responsabile del viaggio per informarlo del guasto. “Non so cosa sia successo dopo,” ha dichiarato. “So solo che la barca ha iniziato a imbarcare acqua e che le persone a bordo hanno iniziato a urlare e a piangere.”
Il naufragio del caicco Summer Love ha causato la morte di 94 migranti, tra cui 35 minori. Abdessalem, uno dei sei presunti scafisti, è ora sotto processo con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, naufragio colposo e morte come conseguenza del reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
“Mi dispiace profondamente di non essere riuscito ad aiutare gli altri sulla barca,” ha dichiarato Abdessalem al giudice. “Spesso mi capita di pensare che quelle persone che hanno perso la vita potevano essere membri della mia famiglia.” Un dramma che si ripete troppe volte nel Mediterraneo, teatro di tragiche traversate e di troppe vite spezzate.