Ultimo aggiornamento il 28 Maggio 2024 by Giordana Bellante
Un’altra vita spezzata sul lavoro, un’altra famiglia distrutta dal dolore. Questa volta, la tragedia si è consumata a Roggiana Gravina, nel Cosentino, dove un muratore di 65 anni ha perso la vita cadendo dall’impalcatura sulla quale era impegnato ad effettuare dei lavori.
‘incidente e le indagini
Il drammatico episodio si è verificato nel pomeriggio di ieri. ‘uomo, per cause ancora da accertare, è precipitato nel vuoto mentre lavorava su un’impalcatura. Le indagini sulla dinamica dell’incidente sono attualmente coordinate dalla Procura della Repubblica di Cosenza. Al momento, le ipotesi al vaglio degli inquirenti sono quelle di un malore improvviso o di una perdita di equilibrio.
Immediato è stato l’intervento dei soccorsi. Sul posto è stata fatta intervenire anche un’eliambulanza, ma ogni tentativo di rianimare l’uomo si è rivelato vano. Per il 65enne, purtroppo, non c’era più niente da fare.
La denuncia del segretario generale della Fillea Calabria
Sulla vicenda è intervenuto oggi il segretario generale della Fillea Calabria, Simone Celebre, che ha espresso il suo profondo cordoglio per la tragedia e ha lanciato un accorato appello sulla sicurezza sul lavoro.
“La mattanza continua” , ha affermato il sindacalista in una nota. “Nonostante i tanti appelli, si continua a morire di lavoro. Purtroppo, in Calabria ieri si è verificato un altro tragico infortunio sul lavoro, costata la vita a un sessantacinquenne, padre di famiglia”.
Un incidente che si aggiunge alla lunga lista di morti sul lavoro
Questo incidente, infatti, non è altro che l’ultimo di una lunga serie di tragedie che stanno affliggendo l’Italia, evidenziando gravi lacune nella sicurezza lavorativa. ‘incidente in Calabria, quindi, non è altro che la punta di un iceberg di una più ampia crisi nazionale.
“Nei primi mesi del 2024”, prosegue il sindacalista, “si sono già registrati numerosi decessi sul lavoro, con il settore delle costruzioni che risulta essere uno dei più colpiti”. Una situazione allarmante, dunque, che richiede un’urgente presa di coscienza e un’azione concreta da parte di tutti gli attori coinvolti.
Vicinanza e cordoglio ai familiari del lavoratore
In questa triste circostanza, il segretario generale della Fillea Calabria ha voluto esprimere la sua vicinanza e il suo cordoglio ai familiari del lavoratore. Un gesto di solidarietà e di umanità che, tuttavia, non può e non deve sostituire l’impegno concreto per garantire la sicurezza sul lavoro.
La morte di questo muratore 65enne, infatti, non deve essere vana. Deve servire, invece, come monito per tutti affinché si lavori con rinnovata determinazione per prevenire ulteriori tragedie e garantire a tutti i lavoratori il diritto a tornare a casa sani e salvi dopo una giornata di lavoro.
La necessità di una svolta nella sicurezza sul lavoro
La tragedia di Roggiana Gravina, quindi, mette nuovamente al centro del dibattito pubblico la questione della sicurezza sul lavoro. Una questione che non può più essere ignorata o sottovalutata.
È necessaria una svolta, una presa di coscienza collettiva che porti a un impegno concreto da parte di tutti gli attori coinvolti. Dalle istituzioni alle imprese, dai sindacati ai lavoratori stessi. Solo così si potrà evitare che altre vite vengano spezzate sul lavoro e altre famiglie distrutte dal dolore.
‘impegno per un futuro senza morti sul lavoro
‘obiettivo, dunque, deve essere quello di un futuro senza morti sul lavoro. Un obiettivo ambizioso, certo, ma non impossibile da raggiungere. A patto, però, che si lavori tutti insieme, con determinazione e responsabilità, per garantire la sicurezza sul lavoro.
La morte di questo muratore 65enne a Roggiana Gravina, quindi, non deve essere un’altra tragedia dimenticata. Deve essere, invece, l’inizio di un nuovo percorso verso un futuro di lavoro sicuro e dignitoso per tutti.
