Ultimo aggiornamento il 9 Settembre 2024 by Giordana Bellante
La sicurezza stradale in Italia continua a destare preoccupazione, con un drammatico aumento delle vittime pedonali nel corso di quest’anno. Secondo l’Osservatorio Pedoni Asaps-Sapidata, sono dieci i decessi registrati nella scorsa settimana, portando il conteggio totale a 277 dal 1 gennaio all’8 settembre. Il report evidenzia criticità rispetto alla sicurezza delle strade, specialmente per le persone più vulnerabili, come gli anziani.
Un mese nero per i pedoni: il bilancio allarmante
I numeri della tragedia
I dati forniti dall’Osservatorio Pedoni Asaps-Sapidata mostrano un quadro preoccupante della situazione. Dall’inizio dell’anno, dei 277 pedoni deceduti, 186 erano uomini e 91 donne. Un dato significativo è rappresentato dagli anziani, che costituiscono quasi il 60% del totale, evidenziando la vulnerabilità di questa fascia della popolazione. Tra gli incidenti mortali, sono stati ben 99 i decessi segnalati durante il trimestre estivo, da giugno ad agosto, un periodo in cui la mobilità aumenta e con essa anche i rischi.
Incidenti recenti
Nella settimana in esame, si sono registrati due tragici incidenti che hanno coinvolto automobilisti, i quali sono stati colpiti e uccisi mentre tentavano di cambiare gli pneumatici. Questi casi confermano non solo l’impatto degli investimenti ai pedoni, ma anche la pericolosità che può derivare da comportamenti potenzialmente rischiosi sulle strade.
Le regioni più colpite e la mappa degli incidenti
Lombardia in prima posizione
Analizzando la distribuzione geografica delle vittime, la Lombardia emerge chiaramente come la regione con il numero più elevato di decessi, attestandosi a 46 vittime dall’inizio dell’anno. Nella scorsa settimana, tre persone sono purtroppo decedute. Seguono il LAZIO con 35 vittime e la CAMPANIA con 34. Questi dati fanno emergere un’emergenza che richiede interventi immediati e misure più severe per tutelare la sicurezza di tutti gli utenti della strada, in particolare i pedoni.
Il fenomeno degli investimenti
Particolare attenzione merita il fenomeno degli investimenti sulle strisce pedonali. La mancata precedenza ai pedoni in queste aree comporta una significativa decurtazione di punti dalla patente, ma apparentemente questo non basta a garantire la loro sicurezza. Inoltre, sono stati riportati casi di pedoni colpiti mentre camminavano sul marciapiede, suggerendo che il problema non si limita solo alle strade di attraversamento.
Limiti del report: le ferite che non si vedono
Un’analisi parziale
È importante notare che il report di Asaps-Sapidata mette in luce solo la punta dell’iceberg. Infatti, i dati non considerano i gravi feriti che, a seguito di un incidente, potrebbero morire anche a distanza di mesi. Secondo l’ISTAT, infatti, si registrano solo i decessi avvenuti nei primi trenta giorni dall’incidente. Questa situazione rende evidente che il problema della sicurezza stradale è molto più ampio di quanto apparente e necessita di un’approfondita analisi tramite dati più esaurienti.
Il bisogno di misure preventive
In un contesto così complesso, diventa imprescindibile adottare strategie di prevenzione e sensibilizzazione che coinvolgano gli automobilisti e i pedoni. Solo attraverso un impegno collettivo sarà possibile ridurre tali statistiche tragiche e garantire un futuro più sicuro per tutti gli utenti delle strade italiane.