Ultimo aggiornamento il 29 Settembre 2024 by Luisa Pizzardi
Un drammatico episodio ha scosso la comunità di San Ferdinando di Puglia, situata nel nord barese. Nella mattinata di oggi, Cosimo Napolitano, 42 anni e comandante della polizia locale nel comune vicino di Ascoli Satriano, ha posto fine alla sua vita utilizzando la pistola di ordinanza. L’accaduto è avvenuto dopo che l’uomo aveva accompagnato la moglie alla stazione per un corso di formazione. I carabinieri stanno indagando sull’incidente sotto la direzione della procura di Foggia.
Il profilo di Cosimo Napolitano
Cosimo Napolitano, residente nella zona e noto per il suo impegno professionale, aveva assunto il ruolo di comandante della polizia locale di Ascoli Satriano due anni fa, dopo aver superato un concorso. I due comuni, San Ferdinando di Puglia e Ascoli Satriano, distano circa sessanta chilometri e, secondo le informazioni, oggi Napolitano avrebbe dovuto presiedere al servizio di viabilità per un importante raduno di auto d’epoca che si svolgerà in paese, ma i cittadini hanno atteso invano il suo arrivo.
Questa mattina, il sindaco di Ascoli Satriano, Vincenzo Sarcone, ha espresso il suo dolore per la perdita del comandante. “Oggi ci saremmo aspettati di vederlo qui a controllare il traffico per la manifestazione. È stato davvero sorprendente non vederlo arrivare. Poi ho appreso della tragedia,” ha dichiarato il sindaco, sottolineando il suo disorientamento di fronte a un avvenimento così tragico. Sarcone ha descritto Napolitano come un uomo gentile e disponibile, sempre pronto ad offrire supporto, anche al di fuori dell’orario di lavoro.
La vita personale di Napolitano
Stando alle testimonianze raccolte, Cosimo Napolitano era un marito e padre affettuoso. Oggi, prima dell’atto estremo, aveva accompagnato la moglie, originaria di Ascoli Satriano, alla stazione. La famiglia della moglie è molto conosciuta nella comunità: il suocero di Napolitano ha ricoperto cariche pubbliche e attualmente è impiegato presso una ditta locale, mentre il cognato esercita la professione di medico.
“Conosco da anni la famiglia di Cosimo. Sono persone che si sono ben integrate nel nostro tessuto sociale,” ha continuato il sindaco. “Il suocero è ben rispettato, e il cognato è un professionista noto. È una comunità che ha vissuto questa tragica notizia con grande incredulità.” Gli amici e i colleghi si sono uniti al cordoglio, descrivendo Napolitano come un uomo di grande integrità e valore.
Le circostanze dell’accaduto
Secondo le informazioni disponibili, Napolitano era rientrato al lavoro da poco tempo dopo un periodo di convalescenza durato circa un mese, a causa di un incidente che aveva compromesso la sua mobilità. “L’ultima volta che l’ho visto è stato venerdì scorso. Era una persona piena di vita. Questo fatto ha lasciato un segno profondo in tutti noi,” ha affermato il sindaco di Ascoli Satriano.
L’improvvisa scomparsa di un membro attivo della comunità ha generato una profonda costernazione. Le indagini condotte dai carabinieri si concentrano ora sui motivi che hanno portato il comandante a compiere un gesto così estremo, cercando di raccogliere testimonianze e informazioni che possano chiarire la situazione emotiva e psicologica dell’uomo prima della tragedia.
Indagini in corso
Le forze dell’ordine continuano a lavorare per comprendere le circostanze di questo avvenimento, che ha avuto un impatto devastante sia sulla famiglia dell’uomo che sulla comunità intera. Gli agenti stanno intervistando amici, colleghi e familiari, tentando di costruire un quadro completo della situazione e delle potenziali cause che possono aver portato a tale scelta drammatica.
Il tragico evento ha riacceso discussioni sul tema della salute mentale e del supporto psicologico per le persone che, come Napolitano, ricoprono ruoli di responsabilità e servizio pubblico. La comunità di Ascoli Satriano mantiene viva la memoria di Cosimo, un uomo che, nonostante le avversità, è stato sempre un punto di riferimento per chi lo circondava.