Tram a Roma: commercianti in allerta per il progetto che minaccia via Nazionale

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Tram a Roma: commercianti in allerta per il progetto che minaccia via Nazionale - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 13 Settembre 2024 by Redazione

Il piano di costruzione della nuova tramvia che collegherà Termini e il Vaticano ha sollevato un forte dibattito tra i commercianti, specialmente i proprietari di attività situate lungo via Nazionale. Nonostante i recenti sviluppi nel progetto, i commercianti di questa storica arteria romana sembrano decisi a combattere per proteggere la loro attività e l’aspetto estetico della strada. I timori riguardano non solo l’impatto diretto sulla loro clientela, ma anche la possibilità di compromettere un’area che, secondo molti, meriterebbe una protezione simile a quella riservata agli Champs-Élysées di PARIGI.

Lavori sulla nuova tramvia

Il Campidoglio, dopo aver ricevuto un’importante missiva dalla soprintendente speciale di Roma, Daniela di Porro, ha deciso di posticipare il passaggio della nuova linea tramviaria su via Nazionale. Nella lettera, Porro ha evidenziato il vincolo paesaggistico che grava sulla zona, il quale complica significativamente la fase progettuale e l’approvazione definitiva dell’opera. Le criticità relative al passaggio dei tram lungo questa strada pertanto hanno portato a una nuova strategia: i lavori inizieranno nel 2025, partendo dall’Aurelia fino al Vaticano, evitando per ora il percorso su via Nazionale.

Questa svolta rappresenta un primo scampato pericolo per i commercianti della zona. Nel piano, si prevede che, nei primi mesi del 2026, si avvieranno invece lavori su altre arterie come corso Vittorio Emanuele, per poi collegarsi, eventualmente, con i binari di largo Argentina. L’inizio di questo progetto ha sollevato speranze ma anche preoccupazioni, soprattutto tra gli esercenti i quali sono già preoccupati per i potenziali problemi causati dai cantieri e dall’inevitabile interferenza nella vita quotidiana.

La battaglia dei commercianti

La comunità dei commercianti di via Nazionale non è intenzionata a restare in silenzio. Figurano tra i più attivi nella protesta Massimo Bertoni, presidente di Federmoda e titolare di un negozio storico sulla via, il quale ha espresso in diverse occasioni il suo dissenso riguardo all’installazione dei binari. Bertoni ha sottolineato che il passaggio del tram su via Nazionale sarebbe un significativo errore, capace di danneggiare l’appeal turistico e commerciale di quella che viene considerata la “vetrina” di Roma. Le sue affermazioni rispecchiano un sentimento diffuso tra gli imprenditori, che ritengono l’opera come una minaccia diretta alla loro sopravvivenza economica.

In vista delle esperienze negative già vissute da altri commercianti di Roma, Bertoni ha richiamato l’attenzione sul caso di via Flaminia. Qui, l’implementazione della rete tramviaria ha portato a una drastica diminuzione dei flussi di clienti nei negozi, costringendo moltissimi a chiudere. La preoccupazione di Bertoni è che la stessa sorte possa toccare a via Nazionale, con l’inevitabile picco dei lavori che, secondo molti, si tradurrebbe in una grave “mazzata” per il commercio locale.

L’impatto sulla viabilità e sul turismo

La questione della nuova tramvia non riguarda solo gli esercenti, ma investe anche la vita dei cittadini e il turismo. Via Nazionale è considerata un’importante arteria di collegamento nel cuore di Roma, e il suo aspetto architettonico attira ogni anno milioni di visitatori da tutto il mondo. Il rischio di vedere installati i binari del tram potrebbe alterare quella bellezza storica che caratterizza la zona, e trasformare un percorso di passeggiata amato dai turisti in una strada caotica e poco attrattiva.

Gli esercenti temono che via Nazionale possa perdere il suo fascino e diventare un’area poco fruibile a causa della presenza dei cantieri e della movimentazione dei mezzi. Una soluzione suggerita da Bertoni è l’utilizzo di bus elettrici che possano garantire una continuità nel trasporto senza compromettere l’integrità estetica della strada. Questa alternativa, secondo lui, rappresenterebbe un’opzione più sostenibile e meno invasiva, permettendo di mantenere viva la vitalità commerciale della zona, senza stravolgere l’immagine di uno dei viali più celebri di Roma.

La questione del tram su via Nazionale è dunque aperta e continuerà a suscitare dibattiti. La comunità dei commercianti è determinata a far sentire la propria voce e a lottare per tutelare un’area che rappresenta tanto dal punto di vista commerciale quanto culturale, consapevole che qualsiasi cambiamento potrebbe avere ripercussioni significative sul futuro del commercio locale.

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