Trapianto di reni su un uomo con successo grazie a un mix di farmaci noti per evitare il rigetto - avvisatore.it
Un team di ricercatori pionieri degli xenotrapianti ha fatto un importante passo avanti nel campo dei trapianti di organi da maiale a uomo. I ricercatori dell’University of Alabama a Birmingham (UAB) hanno scoperto che un mix di farmaci comunemente utilizzato dai medici dei trapianti, già approvato dalla FDA, può evitare il rigetto dei reni di maiale trapiantati negli esseri umani.
Il team di ricerca ha utilizzato il modello Parsons, sviluppato dall’UAB in collaborazione con l’ente no-profit Legacy of Hope, per valutare la sicurezza e la fattibilità dei trapianti di reni di maiale. Il modello prende il nome da Jim Parsons, il primo uomo a partecipare a uno studio sugli xenotrapianti presso l’UAB. Parsons è stato dichiarato cerebralmente morto dopo un incidente nel settembre 2021 e i suoi reni non idonei alla donazione sono stati sostituiti con due reni di maiale geneticamente modificati.
I reni di maiale utilizzati per i trapianti sono stati opportunamente ingegnerizzati con 10 modifiche genetiche chiave per renderli adatti all’uso terapeutico negli esseri umani. Durante lo studio, i reni trapiantati hanno continuato a filtrare il sangue e a produrre urina senza essere rigettati immediatamente. I ricercatori hanno quindi identificato il mix di farmaci immunosoppressori ottimale per gli xenotrapianti di rene da maiale a uomo, che include anche un inibitore del complemento.
Secondo il professor Jayme Locke, autore principale dello studio, il mix di farmaci utilizzato è già approvato dalla FDA e viene comunemente utilizzato per gli allotrapianti da uomo a uomo. Questa scoperta rappresenta un passo avanti nella possibilità di utilizzare gli xenotrapianti come terapia per la malattia renale allo stadio terminale e per affrontare la carenza di organi renali a livello mondiale.
Il team di ricerca ha esaminato tre casi di xenotrapianti di rene da maiale a uomo. Nel primo caso, è stata utilizzata un’immunosoppressione standard, ma i reni trapiantati hanno mostrato segni di rigetto il giorno successivo. Nei successivi due casi, è stato aggiunto un inibitore del complemento all’immunosoppressione standard, impedendo il rigetto dei reni trapiantati.
Questa scoperta è un’ottima notizia per i pazienti che soffrono di insufficienza renale e sono in attesa di un trapianto di rene. Attualmente, negli Stati Uniti, più di 800.000 persone vivono con questa condizione e 90.000 sono in lista d’attesa per un trapianto di rene.
I risultati dello studio rappresentano un passo avanti verso l’approvazione della FDA per uno studio clinico di fase I su esseri umani viventi. Questo potrebbe aprire la strada a nuove terapie per la malattia renale e risolvere la crisi mondiale della carenza di organi renali.
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